sabato 4 luglio 2009

Quarto giorno... e fu sera e fu mattino.....

Giornata interlocutoria oggi....
In ospedale scopro che ogni dipendente che ha accesso alle informazioni sui pazienti possiede il suo account e come dicevo in un post precedente l'accesso é possibile da ogni parte dell'ospedale.
Non tutti peró possono accedere ad internet, essendo riservato solo a pochi.... Nonostante questo sono riuscito ad accedere per pochi minuti alla pagina del blog dell'ODA (non a facebook che é vietato) grazie alla cortesia di un collega.... e ho letto....
Giornata di lettura oggi.....
Prima di quello che ho letto sul blog ho letto una "cosa" che mi ha lasciato un po di amaro in bocca perché probabilmente quello che si avevo scritto era stato percepito con un sapore diverso da quello che avrei detto e che direi a voce.... poi ho letto il blog ODACataniamuore (http://odacataniamuore.bloog.it) e l'amaro é diventato peggio di un bicchiere di assenzio....
Nonostante sia lontano tutti i miei affetti sono lí e non posso fare a meno di constatare la pochezza di certe risposte e certe affermazioni di chi dovrebbe garantire un minimo di dignitá a chi si fa il sedere a lavorare... del resto fino a otto giorni fa ero a Catania e non posso sentire la nostra realtá distante e non credo di poterla, per mia indole, mai sentire distante....

Inizio alle 10 oggi.... ormai ho organizzato mentalmente il giro che devo fare. Il nido oggi é stracolmo.... qui a posto dei funghi nascono bambini .... se ci fosse lo stesso ritmo di nascite a Catania sarei li a fare il pediatra....
Oggi mi passano per le mani due maschietti e due femminucce di cui una una cinesina (anzi una chinita) di nome Si... non so il significato in lingua cinese peró mi ha fatto subito simpatia ed é diventata subito una specie di mascotte del nido... in totale tra ieri e oggi sono nati sette piccoli....
Subito dopo giro in reparto dove finalmente riesco a prendere confidenza con il piccolo Jesus e a dare a Samuel la buona notizia che domenica sarebbe tornato a casa...

Alla fine del giro incontro la mia collega che mi aggiorna sul da farsi per la prossima settimana...
.... qui iniziano i guai.... mi accorgo che nonostante i progressi nella lingua in soli quattro giorni non si possono dar per scontate determinate cose .... "te falta la escritura" e mi fa notare come tenda nella scrittura a trasformare in spagnolo le parole italiane.... trasformare non tradurre...
Mi tornano allora in mente le battute dei colleghi... "eeeehhhh non ti preoccupare... aggiungi una esse all'italiano e ti fai capire perfettamente" ... credo di essere impallidito perché rileggendo quello che avevo scritto avevo fatto esattamente quello che mi era stato detto.....
A quel punto non sapevo se andare a fare la valigia e prenotare il volo di ritorno.... credo che Carmen abbia notato il mio imbarazzo ma ha subito deviato la discussione su quello che avevo intenzione di fare in futuro e per un'ora sono riuscito a non pensare.....
....per un'ora..... perché appena uscito dall'ospedale é inizato il mio primo pomeriggio libero dal lavoro che per forza di cose ho dedicato alla lettura...
Giornata di lettura oggi....
.... iniziata con la lettura... proseguita con la lettura pomeridiana.... ho portato con me tutta una serie di formulari di cartella clinica, prontuari medici con la ferma intenzione di migliorare la mia terminologia tecnica..... e inizio......
......
......
dopo circa 15 minuti mi rendo conto che i ragazzi inglesi nelle stanze adiacenti alla mia stanno rendendo vano ogni mio tentativo di studio ... inutile cercare di ridurli al silenzio... uno perché sono in netta minoranza, due perché non credo che potrebbe fregargliene di meno
Mi affaccio e noto che stranamente oggi la piscina é stranamente silenziosa....
Normalmente é una specie di carnaio brulicante di ragazzi soprattutto inglesi che in qualunque altro posto del mondo provocherebbero la chiamata di decine di pattuglie della polizia ma qui ci sono solo loro come occupanti dell'albergo ed evidentemente ai gestori la cosa sta bene perché a occhio e croce tutte le camere sono occupate....
... bene... per la prima volta in sette giorni decido di scendere in piscina naturalmente accompagnato da tutti gli orpelli cartacei al mio seguito e stranamente sono riuscito a passare circa tre ore di studio in un "silenzio" quasi irreale.... strano....

L'Hotel Columbus è una delle strutture alberghiere di Playa de las Americas piú frequentate da comitive di inglesi che hanno un'etá media di 18 anni .... sembra che si diano tutti appuntamento qui... La lingua inglese ha il predominio assoluto... Ho notato qualche russo, qualche americano, pochi tedeschi ma per il resto sono tutti figli di Albione........ se qualcuno vuole aggiungere commenti libero di farlo naturalmente.....
La predominanza Anglica si riflette naturalmente su quello che viene offerto al ristorante dell'albergo..... anche qui la mia italianitá balza subito all'occhio.... in genere se riesco a fare colazione mi "accontento" di una tazza di cioccolata o di un succo di frutta accompagnato da una specie di cornetto rigorosamente vuoto ma tutto sommato decente..... e naturalmente non posso fare a meno di notare gli sguardi dei commensali che come minimo mi prendono per un malato terminale rapportando l'abbondanza dei loro piatti ipercolesterolemizzanti che hanno davanti alla mia ben piú misera colazione.....
.... stesso discorso vale per la cena.... il cuoco deve essere di origine italiana.... non sono riuscito mai a parlargli ma in silenzio appena mi inquadra all'ingresso della sala butta giú una porzione di
pasta che cuoce perfettamente al dente e che mi fa trovare puntualmente separata dal resto della pasta servita sui vassoi e che puntualmente viene usata dai miei coinquilini inglesi o restodelmondo come secondario contorno a una improponibile (per me) mistura di carne e/o pesce, patatine, crauti, mais, carote alla julienne che va a comporre una specie di montagna alta, a seconda dei casi, dai 15 ai 20 centimetri....... a quel punto non mi resta che augurare loro una buona scalata......
Domani é domenica... é l'ottavo giorno di permanenza in terra canaria... nonostante avrei la possibilitá di non andare al lavoro preferisco andare a mettere a frutto lo studio di oggi....
.... a domani.... se il caffé da cui ho la possibilitá di connettermi non sará chiuso....

venerdì 3 luglio 2009

Quando non sei sicuro.... meglio non rischiare...

.... per carità nulla di grave... e comunque tutto serve da lezione....
Inizio la mia terza giornata di lavoro nella solita caffetteria però questa volta, non so perchè, a posto del solito "Por favor un cafe solo cortido" cioè la cosa che si avvicina di più alla nostra amata tazzina dalla mia bocca esce un "Por favor un cafe cortado"....
Mi viene servito una specie di beverone in una tazzina un po piu grande della nostra allungato con latte.... scopro cosi che il termine "cortado" significa "tagliato" con qualunque cosa... latte, gin, bayleys .... a seconda della nazionalità di chi si presenta che i solerti baristi canari sanno cogliere al volo... tutto sommato mi è andata bene.... avrei rischiato di arrivare ciucco al lavoro in una giornata che si è rivelata decisamente entusiasmante....
"Hola doctor Nicola ¿que tal?" ... é il saluto delle ragazze della reception con le quali ci siamo accordati nell'evitare che mi chiamino per cognome perché la "q" in spagnolo esiste in pochissime parole e il mio "Aquila" viene trasformato in un penoso "Aguíla" (con l'accento sulla i) che suona decidamente male anche per loro.....
Il percorso dalla reception alla sede delle Consultas é attraverso un labirinto di corridoi: fino a ieri sono stato costretto a chiedere al vigilante di indicarmi la via per uscire dal reparto di ginecologia dove ero imprudentemente, ma innocentemente, finito.
Per fortuna oggi mi si é riattivato il GPS interno e sono riuscito ad azzeccare la via giusta al primo colpo ricevendo i complimenti di José (il vigilante) per non averlo distratto dal suo lavoro come era invece avvenuto ieri per una decina di volte....
Una precisazione.... il lavoro di vigilanza di José mi sembra piú un incarico di Public Relations vista la calma e la pacatezza con cui viene svolto....
Prima tappa di oggi é il nido: una stanza dove le infermiere hanno giá allineato los "Recien Nacidos" cioé i neonati... i piccoli vengono lavati e subito passati nelle mie mani.... "Es suyo doctor"... mi sembra di essere tornato ai tempi del reparto lattanti....
Nel frattempo arriva la Doctora Carmen.. la collega pediatra che scopro essere colei che manda avanti praticamente sola il reparto... e che ammiro e rispetto sempre piú ogni ora che passo in ospedale per l'efficienza e la calma che mette nel suo lavoro.
Credo che si sia sorpresa piacevolmente di avermi trovato gia li e con il lavoro ormai finito per metá .... convenevoli brevissimi ma decisamente meno distaccati rispetto a ieri e subito al lavoro. "Nicola aqui acabo io... tu tiene que ir al paritorio" "Ehhhhh????" mi chiedo ..... ma per fortuna mi ricordo di aver visto, passando per uno dei corridoi del primo piano, una porta con scritto proprio "Paritorio".... il GPS continua a funzionare a meraviglia e anche stavolta arrivo al Paritorio senza difficoltá di sorta.
Aperta la porta scopro che il paritorio é la sala parto (non so come ho fatto ad associare immediatamente la parola alla nostra ma mi accorgo che sto diventando un po diffidente verso quelle che sono le false similitudini tra lo spagnolo e l'italiano)....
Per la delicatezza del luogo per la prima volta vengo accolto dalla Matrona (l'ostetrica) e dall'infermiera di sala con un po di diffidenza che si scioglie quando in mio aiuto interviene quel fenomeno dell'infermiera del nido che esordisce con un sonoro "Huyyyy chicas!!!! Esto es el nuevo pediatra".... le due "guardiane" si sciolgono immediatamente e ritrovo la consueta cordialitá a cui mi hanno abituato.
Ci sono due parti programmati dei quali il primo é imminente. La mamma é una ragazza araba di circa 30 anni alla quarta gravidanza.... Il padre (arabo anche lui) assiste all'evento e sembra infastidito dalla mia presenza ma non me ne curo... osservo invece la sicurezza e la professionalitá con cui si muovono le due ostetriche.... in pochi minuti il neonato, anzi la neonata, é nelle mie mani.... anche qui mi sembra un deja vu.... erano anni che non entravo in una sala parto e che non prendevo un neonato tra le mani e la sensazione é stata decisamente piacevole ... e soprattutto é stato piacevole scoprire di non essere tanto arrugginito come pensavo.....
La giornata scorre cosí.. con ritmi piacevolmente scanditi dalle visite, dal rito irrinunciabile delle 11,30 della sosta alla caffetteria dell'ospedale ..... il tutto sempre condito da una cordialitá che comincia a farmi paura..... simile a quella che nei cartoni animati i pigmei mostrano all'ignaro esploratore bianco prima di metterlo nel pentolone insieme ad una enorme varietá di verdure di contorno...... ;-)

giovedì 2 luglio 2009

Primo giorno di lavoro

Es el 1 de julio de 2009.

Una notte passata in bianco cercando di trovare le formule piú adatte a una presentazione (in spagnolo) formale ma non distaccata mi ha ridotto a una specie di straccio....
Alle 6 ero gia in giro cercando di ripassare mentalmente le cose che avevo costruito mentalmente durante la nottata ..... buio... niente... tutto cancellato....
Sapevo che se avessi continuato l'unica parola che avrei spiccicato sarebbe stata un misero Hola...

Decido di uscire e di andare a prendere un caffé... (che devo dire non é malvagio... pensavo con terrore al caffé che ho subito in Grecia ma per fortuna sono stato smentito) ... anzi a "tomar un cafe solo".... "eeeehhh... usted es italiano ¿verdad?" "le traigo su cafe"....

Inutile ... lo abbiamo scritto nella faccia, nei modi e nelle abitudini...


Ripenso un attimo alla giornata di ieri che ho trascorso a Santa Cruz di Tenerife, cittá bellissima, con una storia antica che convive con una modernitá tutto sommato ancora a misura d'uomo. A Santa Cruz, nemmeno a dirlo, nel giro di tre ore puntate all'orologio, ho realizzato nell'ordine:
Iscrizione alla Seguridad Social (il nostro SSN)Iscrizione all'agenzia per l'impiegoIscrizione al Colegio de Medicos de la Provincia de Santa Cruz de TenerifeStipula del Seguro para la Responsabilidad Civil y ProfesionalIn tutto questo percorso accompagnato in maniera discreta da Tomas Villalba a cui debbo quello che sto vivendo adesso dato che é stato lui a contattarmi per telefono circa 8 mesi addietro.


Tra una cosa e l'altra si fanno le 8,30 e mi avvio verso l'ospedale (a lato una foto presa dalla finestra dell'albergo nel quale sto alloggiando e che mi riprometto di descrivere prossimamente).
Aspetto un poco davanti all'ingresso e alla fine mi decido ad entrare... chiedo subito del Direttore Medico nonostante mi fosse stato detto di farmi annunciare per primo al Direttore Amministrativo ma, sinceramente, non ricordavo nemmeno il suo nome (Miguel Angel V.).
Da quel momento in poi è stato tutto un turbinare di nomi, volti, che mi girano attorno in maniera vorticosa e comunque tutti estremamente cordiali.
La prima cosa che attira la mia attenzione è il fatto che, nonostante la imponente mole di pazienti che accedono all'ospedale, tutto si svolge nell'ordine più assoluto e soprattutto in un silenzio quasi sacrale. Non per questo viene meno la gentilezza o un sorriso a chiunque si ponga in contatto.
"Hola, que tal?"... "Es el primero dia?"... "Esto es el nuevo pediatra".... "Bienvenido".
Non posso non notare una vena di curiosità nelle persone che mi si presentano davanti ma la cosa non mi da assolutamente fastidio....
Breve colloquio con il Direttore Amministrativo (Director Gerente) che in tempo reale mi abilita l'accesso alla rete informatica senza alcuna limitazione.... Da questo momento faccio ufficialmente parte dell'equipe pediatrica di Hospiten Sur e mi si apre un nuovo mondo.... un mondo fatto di comunicazione in tempo reale e di precisione nella gestione del paziente.
Da ogni parte dell'ospedale posso accedere alle cartelle cliniche, richiedere esami, accertamenti, aggiornare il diario clinico ..... credo che AV si roderebbe il fegato.... vero Fra?

La mattinata passa così tentando di stare dietro alla mia collega Carmen che mi istruisce nel suo spagnolo canario (velocissimo) senza curarsi (forse per un eccesso di fiducia nei miei confronti) del fatto che sono in terra iberica da meno di una settimana e il mio spagnolo non è esattamente Almodovaregno....fino a quando nel pomeriggio mi ritrovo DA SOLO a gestire la Consulta Externa... cioè l'ambulatorio pediatrico... cosa che faccio da vent'anni.... ma in italiano....
Mi viene chiaro perchè la mattina Ana, la responsabile delle "Consultas" mi aveva chiesto quanto pensavo di impiegare per una singola visita.....
Sullo schermo del computer compare la lista dei piccoli pazienti, l'orario di arrivo in sala d'attesa e il tempo della loro attesa... incredibile....
Inutile dire che questo credo sia solo l'inizio perche dalla prossima settimana la collega è in ferie....




La sala d'attesa dei piccoli





Lo studio delle Consultas











lunedì 29 giugno 2009

Lunedi 29 Giugno

Questo non e' il primo post che dovreste leggere perche' in realta le mie Parole (da uno straniero) per aria dovrebbero iniziare dal 27 giugno, cioe' da quando ho messo piede in aeroporto.
Ho preso la buona abitudine di prendere qualche appunto in questi giorni e postero' quello che ho scritto nei prossimi giorni. Sara' come fare qualche flashback per qualche giorno e poi credo di riuscire a mettermi in pari.
Oggi e' stata una mattinata piena ed e' stato il mio primo contatto con la burocrazia spagnola.... Troppo complicato spiegare la semplicita' delle cose...
Arrivi in un ufficio con circa 20 persone in coda.... oddio non mi sbrigo piu'...
Dopo 10 (dieci) minuti mi accorgo che qualcosa non va.... ci sono solo due persone davanti a me... e le altre? ... andate .... saranno state rimandate.
Cerco di interpretare le espressioni delle persone che sono davanti a me per capire se allo sportello ci sono problemi... sorridono e sembrano contenti e girano le spalle all'ufficiale con in mano i loro documenti.... Tocca a me....
"¡Hola! Tengo que expedir el NIE"...
"Seguro! Traigame sus documentos, Huy, Italiano... bienvenido"
"Aquì está su NIE.. Buen día"
... Finito.... in non piu' di due minuti, saluti e convenevoli inclusi...
Stranamente mi scopro a sorridere mentre volto le spalle all'ufficiale....


PS.... La valigia e' arrivata stamattina presto.... consegnata direttamente in albergo.... mi ha detto che si era stufata di rimanere a Roma....

domenica 28 giugno 2009

27 e 28 Giugno (post di passaggio)

Breve descrizione del resto del viaggio con allegata qualche fotografia.
La cosa che colpisce di piu é il contrasto stridente tra ció che vedi nella nostra bella Italia e ció che non puoi fare a meno di notare nella straniera Spagna.
Non voglio fare l'esterofilo perché non lo sono mai stato e non credo che mai lo saró .... peró da persona razionale non si puó fare a meno di notare "certe differenze".... anche se a questo punto del viaggio si limitano solo a quanto si possa vedere in un aeroporto.
Lasciamo perdere il punto di vista strutturale che lascia quasi senza fiato al primo impatto.... (ma anche al secondo, al terzo....)....


Quello che mi ha colpito é la naturalezza con cui le persone tendono a mettersi a disposizione... Non credo che sia una questione di cultura... da questo punto di vista penso che in Italia non dobbiamo imparare nulla da nessuno; penso sia invece una questione di necessitá; necessitá di spingere ad ogni costo un paese (e un popolo) che fino a qualche anno addietro era considerato il classico fanalino di coda in Europa, a diventare una delle mete piú ambite dal punto di vista lavorativo.

"Desculpe.... tengo un problema"..."Digame caballero ¿cual es el problema?" La soluzione al problema, per inciso il non riuscire a trovare la strada per l'imbarco per Tenerife (cosa in apparenza semplice ma visti i chilometri che si riescono ad accumulare a piedi nell'aeroporto di Madrid Barajas una semplice ricerca in una condizione di fretta puó assumere risvolti drammatici) (si allega foto del mio piedino gonfio), ha comportato il fatto che la gentile addetta alla vigilanza mi accompagnasse quasi prendendomi per mano fino all'uscita giusta congedandomi con uno sguardo tra il materno e il compassionevole..... Sinceramente la cosa mi ha stupito e pensavo fosse un episodio occasionale ma in realtá non lo era perché situazioni simili si sono ripetute costantemente.... e continuano a ripetersi...