lunedì 14 settembre 2009

Ma perchè parlo troppo?

Lunedi 14 settembre 2009
Avevo esordito nell'ultimo post dicendo che la settimana passata si era conclusa tutto sommato senza grossi scossoni e che fondamentelmante era stata sufficientemente tranquilla....
Non devo mai dimenticare che esiste una legge del contrappasso e che non si può pensare di prescindere da quella legge per troppo tempo....
Il mio lunedi inizia come al solito di buon'ora e con "gana"... alle 8 sono già in ospedale e inizio il mio solito giro... accendo il PC della consulta per controllare i ricoverati e scopro che, rispetto al venerdi sera, quando avevo lasciato un solo ricoverato il fine settimana deve essere stato un mezzo inferno per i colleghi di guardia... ci sono otto nuovi ingressi e il nido è strapieno... inoltre scopro che per un motivo che ancora mi sfugge mi hanno fissato il primo appuntamento di consulta alle 10....
Bene... ci sarà da correre oggi.... ma ancora non so quello che mi aspetta...
Passo per prima cosa dal paritorio... oggi c'è una atmosfera abbastanza strana... la sala "dilatacion" è piena come un uovo e stranamente oltre al "matrono" (il maschile di matrona e cioè l'ostetrica) c'è uno dei ginecologi e due infermiere... mi informano che al momento è tutto tranquillo ma la giornata si prevede piena.... mi chiameranno appena ci saranno novità...
Vado al nido e inizio a visitare i neonati non ancora controllati... sono quattro in tutto...
è già passata mezz'ora quando arriva la telefonata che non ti aspetti... è uno dei ginecologi... mi informa che in urgencia è appena arrivata una signora alla 34a settimana di gravidanza gemellare con 6 centimetri di dilatazione e le acque rotte... Dovete sapere che in ospedale non esiste una vera e propria unità di terapia intensiva neonatale (la UTIN) anche se le attrezzature per due o tre trattamenti intensivi ci sono (questo perchè comporterebbe la presenza h24 di personale che non c'è) motivo per cui la politica della clinica è quella di evitare in partenza casi di questo genere che vengono inviati all'ospedale della Candelaria.... ma in questo caso non c'è il tempo e quindi dobbiamo prepararci... il dottore mi informa che passeranno circa 20 minuti prima che la signora entri in sala operatoria...
Iniziamo a preparare l'attrezzatura, incubatrici, respiratori che, anche se poco utilizzati, vengono sempre mantenuti in uno stato di perfetta efficienza.... infatti dopo appena 5 minuti la saletta è pronta ad accogliere i neonati.... nel frattempo arriva Carmen e la informo del fatto... decidiamo di salire subito in reparto per controllare i ricoverati e di aspettare li la chiamata. Ci dividiamo le stanze da controllare e dopo 20 minuti esatti tutti i bambini sono già stati controllati... della rapidità con cui è possibile fare questo lavoro devo sempre ringraziare i colleghi del servicio de urgencias che fanno arrivare al reparto i bambini già perfettamente trattati....
20 minuti di orologio e squilla il "busca"... naturalmente è il paritorio... "Doctor,... la señora acaba de salir de paritorio"... come dire "scendi di corsa perchè la signora è già in sala operatoria"...
Ci siamo.... vinformo Carmen e mi dirigo immediatamente in sala operatoria infilandomi alla meno peggio la divisa verde e tutto il resto.... ho il tempo di affacciarmi in sala chirurgica e intravedo una specie di sorcio nelle mani del matrono... mi viene consegnato immediatamente e portato nella culletta del paritorio... nel frattempo il secondo sorcio viene affidato a Carmen...
In questi pochi secondi ho anche il tempo di tirare un sospiro di sollievo perchè i due sorcetti si muovono e hanno anche iniziato a piangere.... il flashback è stato immediato.... sono stato proiettato al 25 di ottobre del 2001 quando sono nati i miei di sorcetti e la sensazione è stata assolutamente identica ..... tornando in me mi ritrovo ad aspirare e controllare una femminuccia vitalissima tutto sommato non tanto piccola come ci si aspettava perchè pesa 2 kg e qualche grammo e soprattutto apparentemente senza problemi respiratori.... l'altro sorcio è un maschietto di 1 kilo e 900 grammi.... anche lui in buone condizioni.... si chiamano Sara e Carlos e sono veramente carini.... in venti minuti sono già in incubatrice e monitorizzati di tutto punto....
Sono le 10 e 10 e mi sembrano già passate quettro ore ma non è cosi.... mi fiondo alla consulta dove mi stanno già aspettando due o tre pazientini....
Termino la consulta dopo circa 45 minuti e già assaporo un buon caffè e 5 minuti di relax ..... purtroppo però ho dimenticato la famosa legge del contrappasso.... appena metto piede nella caffetteria squilla il "busca"... "Doctor, soy Rosa... hay un niño que acaba de salir.... ". Come non detto ... il caffè dovra aspettare... come i 5 minuti di relax.... In paritorio mi aspetta già il neonato che sta benissimo.... controllo di rito... tutto a posto.... taglio del cordone, vitamina K, antibiotico per gli occhi, impronta del piedino, peso, lunghezza... fatto... consegno il piccolo alla mamma .... vado.... mi dico...... qualcuno mi tocca il braccio .... "Doctor... acaba de salir un otro niño"... accidenti... oggi non c'è proprio tregua.... nell'altra sala parto un altro ciccino si affaccia a questo mondo.... le cose qui vanno un po più per le lunghe... il ciccino evidentemente sa cosa lo aspetta e non vuole proprio saperne di venire fuori... il parto si protrae per altri venti minuti durante i quali viene preparata l'altra sala parto questa volta per una giovane signora inglese al primo parto....
Nel frattempo il ciccino sembra essersi rassegnato e viene fuori... anche se credo di malavoglia... tutto bene comunque....
La signora inglese intanto si è accomodata in sala parto accompagnata dal marito... sono circa le 13 e 30... il parto si preannuncia lungo ma non particolarmente complicato... la signora è bravissima e segue le istruzioni del matrono... anzi la traduzione da parte del marito delle istruzioni del matrono.... sono veramente una bella coppia... di quelle che ispirano subito simpatia... sono al lato sinistro del la poltrona da parto e comincio a vedere la testolina del piccolo che inizia a venir fuori... dopo due minuti il matrono mi lancia un'occhiata indicando il collo del piccolo... ha due giri di funicolo abbastanza serrati ... il matrono ha una grande esperienza e riesce a "slacciare" i giri con una certa disinvoltura....il piccolo è fuori... ma non reagisce.... mi viene consegnato immediatamente sul lettino pediatrico....
Rosa, l'infermiera di paritorio, si mette subito alla mia sinistra tra la madre e il piccolo in modo che non possa vedere che succede anche se in quel momento la signora era, giustamente, concentrata sulla sua fatica....
"Rosa... estimulación y ambu"..... sussurro io mentre inizio ad aspirare la bocca e il nasino del piccolo... Rosa inizia a massaggiare energicamente il torace e il dorso del piccolo con manovre perfette segno di una grandissima esperienza.... 30-40 secondi... ascolto il cuoricino... il battito è presente ma il piccolo non ne vuole sapere di respirare, Rosa inizia a picchiare sui piedini del piccolo mentre continuo ad aspirare e ossigenare.... finalmente dopo un colpettino di tosse il piccolo inizia a piangere e abbastanza validamente..... guardo l'orologio al muro.... sono passati 90 secondi da quando il matrono ha scandito l'ora di nascita.... un'eternità che sembrava non finire mai.... mi scopro con le mani che tremano e con il pensiero a giorni addietro......
Mi rendo conto che per fortuna mamma e papà non hanno percepito l'atmosfera di quei 90 secondi.... guardano verso di noi con il sorriso sulle labbra.... consegno il fagottino biondo tra le braccia della mamma e mi congedo dal paritorio.....
Decido che la mia giornata finisce qui.... mi sembra abbastanza.... anche per la legge del contrappasso....

Martedi 15 e mercoledi 16 settembre 2009
Questi due giorni sono stati dedicati principalmente al nido e al controllo dei due gemellini ricoverati... Sara e Carlos stanno bene.... forse un po svogliati nel mangiare ma non ci possiamo lamentare.
Le scuole qui si sono aperte da quasi 10 giorni e stranamente stanno aumentando i ricoveri dei bambini in ospedale... il tempo è ancora tutto sommato buono ma stiamo vedendo una quantità di patologia respiratoria impressionante per una comunità piccola come questa.... naturalmente monta anche il timore della "Gripe A".... è un continuo.... e ancora l'inverno è lontano... vedremo...
Oggi, mercoledì, ho avuto una notizia fantastica.... mi faranno partecipare insieme ai colleghi dell'urgencia a un corso intensivo di ecografia addominale che si svolgerà sabato prossimo in ospedale... a parte il valore assoluto, professionalmente parlando, della cosa quello che mi entusiasma è il fatto che venga accolto in un gruppo, quello dell'urgencia, che è in assoluto il gruppo più coeso di tutto l'ospedale e quello in cui passo più tempo....
Sono veramente entusiasta e non vedo l'ora di iniziare..... vi racconterò nei dettagli.....
... ora vado... mi rendo conto che si è fatto tardi e mi ricordo improvvisamente che devo ancora mettere le tende oscuranti che ho lavato stamattina, alla finestra della mia camera da letto.....
... a proposito... stanotte per la prima volta qui a Tenerife da quando sono qui ha piovuto.... un acquazzone potentissimo dalle 4 alle 6 e mezzo che ha fatto traboccare la piscina di Playa Honda... qui mi dicono che non è stato tanto forte.... bene... so cosa aspettarmi quanto meno....
Buonanotte....

domenica 13 settembre 2009

A fami iè fami.....

14 SETTEMBRE 2009 - Domenica

Domenica di assoluto riposo dopo una settimana tutto sommato serena dal punto di vista lavorativo senza grossi scossoni ma pur sempre intensissima nei ritmi e nella quantità di cose da fare. Mi accorgo che sta aumentando (molto lentamente per la verità ma dopo due mesi non posso pretendere di più) il carico di consultas e sta aumentando soprattutto con i neonati che affluiscono al mio ambulatorio... la cosa potrebbe essere molto positiva per il futuro perchè è qualcosa di simile a quanto succede con i pediatri convenzionati giù da noi... se viene scelto un pediatra è difficile che venga cambiato per un po di anni se si instaura un buon rapporto di fiducia.... in questo momento sta accadendo proprio questo.... la cosa simpatica è che, pur avendo diversi pazientini canari "doc" la maggior parte dei neonati che sto seguendo sono immigrati soprattutto indiani e pakistani... all'inizio confesso che la cosa mi era sembrata un po strana... fino a quando il padre della piccola Sophia mi ha spiegato che avrebbe continuato a far seguire la piccola da me perchè quando parlo, nel mio spagnolo lentissimo, riesce a capire tutto perfettamente...
Svelato l'arcano.... finalmente.... si tratta di solidarietà tra immigranti.... infatti sto cominciando a seguire anche diversi bambini figli di italiani trapiantati qui da anni e che qualcosa da ridire soprattutto sull'alimentazione continuano ad averla.... vedremo gli sviluppi futuri....

A proposito di alimentazione... a parte la riscoperta del piacere della cucina e della condivisione con i colleghi delle mie fatiche di "reposteria" sto iniziando a scoprire che qui, a parte le normali eccezioni, si mangia veramente bene e che esiste una cultura gastronomica "indigena" non indifferente, anche se sembra molto soffocata dalla multietnicità....
nella settimana che è appena passata ho scoperto che ogni anno a Los Cristianos organizzano la "Ruta gastronomica marinera", dove, una ventina di ristoranti, bar e caffetterie di tutti i generi e le etnie offrono alla cifra irrisoria di tre euro una "tapa" di madrileña memoria accompagnata da una bevanda, cioè uno snack caldo o freddo con una birra o un bicchiere di vino.
Non so se las tapas che venivano servite in occasione di questa "Ruta gastronomica" erano fatte ad arte per l'occasione (e di questo mi corre l'obbligo morale di accertarmi quando sarà finita la manifestazione) ma devo dire che mi hanno piacevolmente sorpreso.... non per la quantità, che pure non era trascurabile, ma per la presentazione, per tutte degna di "haute cuisine".
Così ho scoperto cosa significa "tapear", cioè andar per tapas, tradizione giornaliera della vita soprattutto madrileña che consiste nel passare da un locale all'altro a consumare una tapa per ciascun locale.... il giro in questo caso è consistito in due o tre ristoranti di cui uno italiano dove ho consumato una specie di caprese modificata con pomodori e mozzarella gratinati BUONISSIMA e un'altrettanto buona crocchetta ripiena di pesce consumata in un locale che si chiama la "Taverna de el puerto" stavolta locale assolutamente tipico e dalla presentazione molto più spartana ma con un sapore veramente sorprendente.... ma la vera epifania è stata un'altra....
.... Da quando sono qui ho provato solo un paio di volte a consumare un gelato che qui passano per "artejano" cioè vicino al nostro gelato artigianale e tutte le volte è stata una delusione profonda... per fare un termine di paragone il peggiore e più economico gelato in vaschetta che si possa acquistare in un hard discount risulta sicuramente migliore di quelli che ho consumato qui fino ad ora....
Alla fine della "Ruta gastronomica" è d'obbligo il "postre" cioè il dolce e la proposta dei colleghi è stata quella di "tomar un helado".... come capirete il mio umore è cambiato un bel po al pensiero di rovinare le delizie che avevo gustato fino ad allora con un qualcosa che di vicino ai nostri standard di gelato non ha assolutamente nulla.... bene.... scusa già pronta... no grazie sono pieno.... o più sinceramente "no me gusta el helado aquí"....
"No! este helado tienes que pruebarlo"... esordisce Jesus..... beh... a uno con un nome così non credo che si possa dire di no....
Facciamo quasi un chilometro di passeggiata dall'ultimo locale visitato per arrivare in un angolino buio della parte vecchia di Los Cristianos a un negozietto piccolissimo, una gelateria che si chiama "La Golosa"... Ho imparato a diffidare delle insegne con i nomi italiani: infatti nella maggior parte dei casi sono negozi o ristoranti che magari fino a qualche tempo addietro erano gestiti da italiani ma che con le diverse ondate di crisi e stravolgimenti sono passati di mano in mano ed ora trovare locali gestiti da connazionali è veramente difficile... molto più facile che ti si presenti un gentile signore indù o chiaramente mediorientale in un "Piccola Napoli" o "Grazie Roma"....
Entrando però noto subito un qualcosa di familiare.... intanto i gelati sono posti non nelle vaschette di plastica (indicatore di gelato acquistato in qualche grande distribuzione) ma in vaschette di metallo; secondariamente i nomi sono rigorosamente in italiano con i sottotitoli in spagnolo e in inglese (Tiramisu, Bacio, Gianduja, Puffo!!!, Amarena, Nocciola e via dicendo....)...
Nonostante questo non sono ancora molto convinto.... la signora che sta al banco parla uno spagnolo canario perfetto.... veloce tanto da non farsi capire e altrettanto i suoi collaboratori....
Decido di andare sul classico e scelgo cioccolato e bacio in un cono che ha un buon aspetto....
L'approccio di rigore al cono è la leccata..... e la prima è stata un'illuminazione e la seconda ancora meglio.....
Incredibile... il gelato è buonissimo... ai migliori livelli dei nostri amati gelati catanesi....
Domando alla signora se sono gelati di produzione loro e alla risposta affermativa azzardo "mis complimentos... soy italiano y este helado es parecido a los de mi ciudad".... La signora mi blocca immediatamente con un perentorio... "anche noi siamo italiani..... anzi ... siciliani"....
Non esagero dicendovi che mi stavano venedo le lacrimucce agli occhi... quel gelato mi ha fatto sentire a casa.... mi sono congedato dalla signora dicendole che ci vedremo spesso... anche se è un po fuori mano ma del resto la camminata puo servire benissimo a smaltire il gelato.....
Ora quello che devo cercare è l'altra cosa che mi manca.....
La GRANITAAAAAAAAA......