lunedì 14 settembre 2009

Ma perchè parlo troppo?

Lunedi 14 settembre 2009
Avevo esordito nell'ultimo post dicendo che la settimana passata si era conclusa tutto sommato senza grossi scossoni e che fondamentelmante era stata sufficientemente tranquilla....
Non devo mai dimenticare che esiste una legge del contrappasso e che non si può pensare di prescindere da quella legge per troppo tempo....
Il mio lunedi inizia come al solito di buon'ora e con "gana"... alle 8 sono già in ospedale e inizio il mio solito giro... accendo il PC della consulta per controllare i ricoverati e scopro che, rispetto al venerdi sera, quando avevo lasciato un solo ricoverato il fine settimana deve essere stato un mezzo inferno per i colleghi di guardia... ci sono otto nuovi ingressi e il nido è strapieno... inoltre scopro che per un motivo che ancora mi sfugge mi hanno fissato il primo appuntamento di consulta alle 10....
Bene... ci sarà da correre oggi.... ma ancora non so quello che mi aspetta...
Passo per prima cosa dal paritorio... oggi c'è una atmosfera abbastanza strana... la sala "dilatacion" è piena come un uovo e stranamente oltre al "matrono" (il maschile di matrona e cioè l'ostetrica) c'è uno dei ginecologi e due infermiere... mi informano che al momento è tutto tranquillo ma la giornata si prevede piena.... mi chiameranno appena ci saranno novità...
Vado al nido e inizio a visitare i neonati non ancora controllati... sono quattro in tutto...
è già passata mezz'ora quando arriva la telefonata che non ti aspetti... è uno dei ginecologi... mi informa che in urgencia è appena arrivata una signora alla 34a settimana di gravidanza gemellare con 6 centimetri di dilatazione e le acque rotte... Dovete sapere che in ospedale non esiste una vera e propria unità di terapia intensiva neonatale (la UTIN) anche se le attrezzature per due o tre trattamenti intensivi ci sono (questo perchè comporterebbe la presenza h24 di personale che non c'è) motivo per cui la politica della clinica è quella di evitare in partenza casi di questo genere che vengono inviati all'ospedale della Candelaria.... ma in questo caso non c'è il tempo e quindi dobbiamo prepararci... il dottore mi informa che passeranno circa 20 minuti prima che la signora entri in sala operatoria...
Iniziamo a preparare l'attrezzatura, incubatrici, respiratori che, anche se poco utilizzati, vengono sempre mantenuti in uno stato di perfetta efficienza.... infatti dopo appena 5 minuti la saletta è pronta ad accogliere i neonati.... nel frattempo arriva Carmen e la informo del fatto... decidiamo di salire subito in reparto per controllare i ricoverati e di aspettare li la chiamata. Ci dividiamo le stanze da controllare e dopo 20 minuti esatti tutti i bambini sono già stati controllati... della rapidità con cui è possibile fare questo lavoro devo sempre ringraziare i colleghi del servicio de urgencias che fanno arrivare al reparto i bambini già perfettamente trattati....
20 minuti di orologio e squilla il "busca"... naturalmente è il paritorio... "Doctor,... la señora acaba de salir de paritorio"... come dire "scendi di corsa perchè la signora è già in sala operatoria"...
Ci siamo.... vinformo Carmen e mi dirigo immediatamente in sala operatoria infilandomi alla meno peggio la divisa verde e tutto il resto.... ho il tempo di affacciarmi in sala chirurgica e intravedo una specie di sorcio nelle mani del matrono... mi viene consegnato immediatamente e portato nella culletta del paritorio... nel frattempo il secondo sorcio viene affidato a Carmen...
In questi pochi secondi ho anche il tempo di tirare un sospiro di sollievo perchè i due sorcetti si muovono e hanno anche iniziato a piangere.... il flashback è stato immediato.... sono stato proiettato al 25 di ottobre del 2001 quando sono nati i miei di sorcetti e la sensazione è stata assolutamente identica ..... tornando in me mi ritrovo ad aspirare e controllare una femminuccia vitalissima tutto sommato non tanto piccola come ci si aspettava perchè pesa 2 kg e qualche grammo e soprattutto apparentemente senza problemi respiratori.... l'altro sorcio è un maschietto di 1 kilo e 900 grammi.... anche lui in buone condizioni.... si chiamano Sara e Carlos e sono veramente carini.... in venti minuti sono già in incubatrice e monitorizzati di tutto punto....
Sono le 10 e 10 e mi sembrano già passate quettro ore ma non è cosi.... mi fiondo alla consulta dove mi stanno già aspettando due o tre pazientini....
Termino la consulta dopo circa 45 minuti e già assaporo un buon caffè e 5 minuti di relax ..... purtroppo però ho dimenticato la famosa legge del contrappasso.... appena metto piede nella caffetteria squilla il "busca"... "Doctor, soy Rosa... hay un niño que acaba de salir.... ". Come non detto ... il caffè dovra aspettare... come i 5 minuti di relax.... In paritorio mi aspetta già il neonato che sta benissimo.... controllo di rito... tutto a posto.... taglio del cordone, vitamina K, antibiotico per gli occhi, impronta del piedino, peso, lunghezza... fatto... consegno il piccolo alla mamma .... vado.... mi dico...... qualcuno mi tocca il braccio .... "Doctor... acaba de salir un otro niño"... accidenti... oggi non c'è proprio tregua.... nell'altra sala parto un altro ciccino si affaccia a questo mondo.... le cose qui vanno un po più per le lunghe... il ciccino evidentemente sa cosa lo aspetta e non vuole proprio saperne di venire fuori... il parto si protrae per altri venti minuti durante i quali viene preparata l'altra sala parto questa volta per una giovane signora inglese al primo parto....
Nel frattempo il ciccino sembra essersi rassegnato e viene fuori... anche se credo di malavoglia... tutto bene comunque....
La signora inglese intanto si è accomodata in sala parto accompagnata dal marito... sono circa le 13 e 30... il parto si preannuncia lungo ma non particolarmente complicato... la signora è bravissima e segue le istruzioni del matrono... anzi la traduzione da parte del marito delle istruzioni del matrono.... sono veramente una bella coppia... di quelle che ispirano subito simpatia... sono al lato sinistro del la poltrona da parto e comincio a vedere la testolina del piccolo che inizia a venir fuori... dopo due minuti il matrono mi lancia un'occhiata indicando il collo del piccolo... ha due giri di funicolo abbastanza serrati ... il matrono ha una grande esperienza e riesce a "slacciare" i giri con una certa disinvoltura....il piccolo è fuori... ma non reagisce.... mi viene consegnato immediatamente sul lettino pediatrico....
Rosa, l'infermiera di paritorio, si mette subito alla mia sinistra tra la madre e il piccolo in modo che non possa vedere che succede anche se in quel momento la signora era, giustamente, concentrata sulla sua fatica....
"Rosa... estimulación y ambu"..... sussurro io mentre inizio ad aspirare la bocca e il nasino del piccolo... Rosa inizia a massaggiare energicamente il torace e il dorso del piccolo con manovre perfette segno di una grandissima esperienza.... 30-40 secondi... ascolto il cuoricino... il battito è presente ma il piccolo non ne vuole sapere di respirare, Rosa inizia a picchiare sui piedini del piccolo mentre continuo ad aspirare e ossigenare.... finalmente dopo un colpettino di tosse il piccolo inizia a piangere e abbastanza validamente..... guardo l'orologio al muro.... sono passati 90 secondi da quando il matrono ha scandito l'ora di nascita.... un'eternità che sembrava non finire mai.... mi scopro con le mani che tremano e con il pensiero a giorni addietro......
Mi rendo conto che per fortuna mamma e papà non hanno percepito l'atmosfera di quei 90 secondi.... guardano verso di noi con il sorriso sulle labbra.... consegno il fagottino biondo tra le braccia della mamma e mi congedo dal paritorio.....
Decido che la mia giornata finisce qui.... mi sembra abbastanza.... anche per la legge del contrappasso....

Martedi 15 e mercoledi 16 settembre 2009
Questi due giorni sono stati dedicati principalmente al nido e al controllo dei due gemellini ricoverati... Sara e Carlos stanno bene.... forse un po svogliati nel mangiare ma non ci possiamo lamentare.
Le scuole qui si sono aperte da quasi 10 giorni e stranamente stanno aumentando i ricoveri dei bambini in ospedale... il tempo è ancora tutto sommato buono ma stiamo vedendo una quantità di patologia respiratoria impressionante per una comunità piccola come questa.... naturalmente monta anche il timore della "Gripe A".... è un continuo.... e ancora l'inverno è lontano... vedremo...
Oggi, mercoledì, ho avuto una notizia fantastica.... mi faranno partecipare insieme ai colleghi dell'urgencia a un corso intensivo di ecografia addominale che si svolgerà sabato prossimo in ospedale... a parte il valore assoluto, professionalmente parlando, della cosa quello che mi entusiasma è il fatto che venga accolto in un gruppo, quello dell'urgencia, che è in assoluto il gruppo più coeso di tutto l'ospedale e quello in cui passo più tempo....
Sono veramente entusiasta e non vedo l'ora di iniziare..... vi racconterò nei dettagli.....
... ora vado... mi rendo conto che si è fatto tardi e mi ricordo improvvisamente che devo ancora mettere le tende oscuranti che ho lavato stamattina, alla finestra della mia camera da letto.....
... a proposito... stanotte per la prima volta qui a Tenerife da quando sono qui ha piovuto.... un acquazzone potentissimo dalle 4 alle 6 e mezzo che ha fatto traboccare la piscina di Playa Honda... qui mi dicono che non è stato tanto forte.... bene... so cosa aspettarmi quanto meno....
Buonanotte....

domenica 13 settembre 2009

A fami iè fami.....

14 SETTEMBRE 2009 - Domenica

Domenica di assoluto riposo dopo una settimana tutto sommato serena dal punto di vista lavorativo senza grossi scossoni ma pur sempre intensissima nei ritmi e nella quantità di cose da fare. Mi accorgo che sta aumentando (molto lentamente per la verità ma dopo due mesi non posso pretendere di più) il carico di consultas e sta aumentando soprattutto con i neonati che affluiscono al mio ambulatorio... la cosa potrebbe essere molto positiva per il futuro perchè è qualcosa di simile a quanto succede con i pediatri convenzionati giù da noi... se viene scelto un pediatra è difficile che venga cambiato per un po di anni se si instaura un buon rapporto di fiducia.... in questo momento sta accadendo proprio questo.... la cosa simpatica è che, pur avendo diversi pazientini canari "doc" la maggior parte dei neonati che sto seguendo sono immigrati soprattutto indiani e pakistani... all'inizio confesso che la cosa mi era sembrata un po strana... fino a quando il padre della piccola Sophia mi ha spiegato che avrebbe continuato a far seguire la piccola da me perchè quando parlo, nel mio spagnolo lentissimo, riesce a capire tutto perfettamente...
Svelato l'arcano.... finalmente.... si tratta di solidarietà tra immigranti.... infatti sto cominciando a seguire anche diversi bambini figli di italiani trapiantati qui da anni e che qualcosa da ridire soprattutto sull'alimentazione continuano ad averla.... vedremo gli sviluppi futuri....

A proposito di alimentazione... a parte la riscoperta del piacere della cucina e della condivisione con i colleghi delle mie fatiche di "reposteria" sto iniziando a scoprire che qui, a parte le normali eccezioni, si mangia veramente bene e che esiste una cultura gastronomica "indigena" non indifferente, anche se sembra molto soffocata dalla multietnicità....
nella settimana che è appena passata ho scoperto che ogni anno a Los Cristianos organizzano la "Ruta gastronomica marinera", dove, una ventina di ristoranti, bar e caffetterie di tutti i generi e le etnie offrono alla cifra irrisoria di tre euro una "tapa" di madrileña memoria accompagnata da una bevanda, cioè uno snack caldo o freddo con una birra o un bicchiere di vino.
Non so se las tapas che venivano servite in occasione di questa "Ruta gastronomica" erano fatte ad arte per l'occasione (e di questo mi corre l'obbligo morale di accertarmi quando sarà finita la manifestazione) ma devo dire che mi hanno piacevolmente sorpreso.... non per la quantità, che pure non era trascurabile, ma per la presentazione, per tutte degna di "haute cuisine".
Così ho scoperto cosa significa "tapear", cioè andar per tapas, tradizione giornaliera della vita soprattutto madrileña che consiste nel passare da un locale all'altro a consumare una tapa per ciascun locale.... il giro in questo caso è consistito in due o tre ristoranti di cui uno italiano dove ho consumato una specie di caprese modificata con pomodori e mozzarella gratinati BUONISSIMA e un'altrettanto buona crocchetta ripiena di pesce consumata in un locale che si chiama la "Taverna de el puerto" stavolta locale assolutamente tipico e dalla presentazione molto più spartana ma con un sapore veramente sorprendente.... ma la vera epifania è stata un'altra....
.... Da quando sono qui ho provato solo un paio di volte a consumare un gelato che qui passano per "artejano" cioè vicino al nostro gelato artigianale e tutte le volte è stata una delusione profonda... per fare un termine di paragone il peggiore e più economico gelato in vaschetta che si possa acquistare in un hard discount risulta sicuramente migliore di quelli che ho consumato qui fino ad ora....
Alla fine della "Ruta gastronomica" è d'obbligo il "postre" cioè il dolce e la proposta dei colleghi è stata quella di "tomar un helado".... come capirete il mio umore è cambiato un bel po al pensiero di rovinare le delizie che avevo gustato fino ad allora con un qualcosa che di vicino ai nostri standard di gelato non ha assolutamente nulla.... bene.... scusa già pronta... no grazie sono pieno.... o più sinceramente "no me gusta el helado aquí"....
"No! este helado tienes que pruebarlo"... esordisce Jesus..... beh... a uno con un nome così non credo che si possa dire di no....
Facciamo quasi un chilometro di passeggiata dall'ultimo locale visitato per arrivare in un angolino buio della parte vecchia di Los Cristianos a un negozietto piccolissimo, una gelateria che si chiama "La Golosa"... Ho imparato a diffidare delle insegne con i nomi italiani: infatti nella maggior parte dei casi sono negozi o ristoranti che magari fino a qualche tempo addietro erano gestiti da italiani ma che con le diverse ondate di crisi e stravolgimenti sono passati di mano in mano ed ora trovare locali gestiti da connazionali è veramente difficile... molto più facile che ti si presenti un gentile signore indù o chiaramente mediorientale in un "Piccola Napoli" o "Grazie Roma"....
Entrando però noto subito un qualcosa di familiare.... intanto i gelati sono posti non nelle vaschette di plastica (indicatore di gelato acquistato in qualche grande distribuzione) ma in vaschette di metallo; secondariamente i nomi sono rigorosamente in italiano con i sottotitoli in spagnolo e in inglese (Tiramisu, Bacio, Gianduja, Puffo!!!, Amarena, Nocciola e via dicendo....)...
Nonostante questo non sono ancora molto convinto.... la signora che sta al banco parla uno spagnolo canario perfetto.... veloce tanto da non farsi capire e altrettanto i suoi collaboratori....
Decido di andare sul classico e scelgo cioccolato e bacio in un cono che ha un buon aspetto....
L'approccio di rigore al cono è la leccata..... e la prima è stata un'illuminazione e la seconda ancora meglio.....
Incredibile... il gelato è buonissimo... ai migliori livelli dei nostri amati gelati catanesi....
Domando alla signora se sono gelati di produzione loro e alla risposta affermativa azzardo "mis complimentos... soy italiano y este helado es parecido a los de mi ciudad".... La signora mi blocca immediatamente con un perentorio... "anche noi siamo italiani..... anzi ... siciliani"....
Non esagero dicendovi che mi stavano venedo le lacrimucce agli occhi... quel gelato mi ha fatto sentire a casa.... mi sono congedato dalla signora dicendole che ci vedremo spesso... anche se è un po fuori mano ma del resto la camminata puo servire benissimo a smaltire il gelato.....
Ora quello che devo cercare è l'altra cosa che mi manca.....
La GRANITAAAAAAAAA......

martedì 1 settembre 2009

Fine del secondo mese....

Fine del secondo mese....

Ebbene si.... il 27 di agosto ho compiuto il secondo mese di permanenza fuori dalla mia terra, lontano dai miei affetti (familiari e non) e dalle cose a cui sono legato e credo che sia possibile tirare un po' le somme di quanto ho vissuto fino ad ora.

Normalmente si tirano le somme di una vita o di un periodo molto piu lungo di quello che ho trascorso fino ad ora ma il sentire la necessità di farlo anche dopo un periodo relativamente breve credo sia un buon segnale dell'intensità e della qualità del vissuto.

La prima impressione rimane sempre quella che avevo dopo i primi cinque, dieci e quindici giorni, e cioè che stia vivendo qui da molto più tempo di quanto sia passato in realtà e in fondo sono solo due mesi.

Due mesi vissuti con intensità tra soddisfazioni, paure, nuove conoscenze, momenti di solitudine e di nostalgia ma soprattutto tanto, tanto lavoro.... Lavoro che continua ad essere, stano a dirlo, sempre stancante ma nel complesso meno faticoso, soprattutto perché faccio meno fatica a comprendere la lingua e credo di aver conquistato un buon adattamento ai ritmi dettati dalla struttura.

Dopo due mesi sto anche iniziando ad affacciarmi un po’ di più a quella che è la vita dell'isola e soprattutto sta cominciando a pensare un po' (ma solo un po') a guardare oltre quello che è il lavoro e la "routine" giornaliera (che, per inciso, fino ad ora non è stata mai stancante e ripetitiva).

Quel "solo un po" ha una motivazione ben precisa: il mio pensiero fisso e costante è sempre a quasi 4000 km da qui, a quella casa alle pendici dell'Etna e alla difficoltà della vita che si svolge in essa. Non so quanto possa apparire stupido pensare in questo modo però non ne posso fare a meno e il non farne a meno mi fa sentire più vicino a chi sta faticando lontano da qui...

... ad ogni modo...

Sta anche cambiando la percezione di quello che è la vita qui in Tenerife.

“Vado in vacanza a Tenerife”. In genere si nomina solo per questo genere di eventi. Sbaglia (come sbagliavo io del resto) assolutamente chi pensa che sia un'isola esclusivamente votata al turismo e al divertimento e al bene stare. E' invece un piccolo mondo multirazziale concentrato in un'isola e come tale incontri di tutto.

Esiste la ricchezza ed esiste la povertà profonda, esiste il divertimento assoluto e chi non può permettersi di pagare le medicine, esiste il bene stare ed esiste la sofferenza fisica e sociale più profonda.... un piccolo mondo appunto la cui realtà è soffocata all’esterno dal suo stesso mito.

Così, anche se in via indiretta, scopri tante cose che chi passa per Tenerife non si sognerebbe nemmeno che esistono.

…. Scopri che ormai i negozi sono in mano a etnie che di canario hanno ben poco, anzi nulla: i negozi di elettronica sono predominio quasi totale dell’etnia Indù che occupano anche il settore della bigiotteria e souvenirs affiancati naturalmente dai cinesi che si “occupano” anche della vendita di oggettistica varia, abbigliamento, calzature che conosciamo anche noi e della vendita per strada di quei terribili gattini meccanici miagolanti che mi suscitano come unico istinto quello di saltarci sopra magari facendo finta che siano una famiglia di cucarachas….

…. Scopri anche che le mamme cinesi allattano i neonati molto raramente…. Non lo dicono a viso aperto ma l’allattamento porta via tempo al lavoro… e quindi…. non si può… ma questo sospetto lo avevo già avuto quando ho parlato del cinesino ricoverato tempo fa in ospedale e i cui genitori sparivano per ore intere…. Successivamente ho scoperto che hanno un negozio di chincaglierie a Los Cristianos…

…. Scopri che, sempre i cinesi, o forse (spero) solo il mio vicino, a parte non amare gli Scorpions, quando mangiano non pronunciano un parola ma accompagnano il nutrirsi con tutta una serie di orchestrazioni che farebbero venire il voltastomaco anche agli antichi Romani… e questo limita il mio tempo di permanenza nel mio terrazzino all’ora di cena e mi impedisce assolutamente di pensare anche per un solo istante di mettermi comodamente a cenare all’aperto o solo di godermi la frescura della serata tinerfeña con una bibita mentre i miei vicini consumano il loro desinare....

.... Scopri che alla televisione spagnola danno le stesse serie televisive che segui anche in Italia e che ti fa un'impressione mostruosa sentire l'agente Gibbs di NCIS che parla in spagnolo specialmente negli episodi che già conosci (ma la stessa cosa vale per Cold Case, Criminal Minds, Numbers o CSI); mostruosa perchè l'impressione è che la lingua spagnole nei film sia molto monotonica: sicuramente è una questione di orecchio e di familiarità ma non riesco a percepire le sfumature del tono della voce nei doppiatori spagnoli... il risultato è che un serial mozzafiato come Criminal Minds (mentes Criminales qui) risulta doppiato come un cartone animato dei Simpson.... delusione....

Dicevo che sono iniziate anche le mie prime espolrazioni dell'isola....

La prima tappa è stata una parziale puntata al Teide....

Devo dire che mi sono sentito a casa... il posto è assolutamente affascinante e ricorda molto da vicino il nostro vulcano. La differenza grossa è che qui la roccia vulcanica ha una tonalità rossastra e non nerissima come da noi ma per il resto è molto ma molto simile. Purtroppo la visita si è limitata a due ore ma mi sono ripromesso di riservare almeno una giornata per salire verso la cima del vulcano con la teleferica.






Altra tappa, stavolta dedicata al puro divertimento, è stata l'andata al "Siam Park", un parco acquatico tematico (ambientazione di tipo Thailandese) molto simile a Etnaland ma molto più organizzato dal punto di vista logistico e con ambientazioni decisamente mozzafiato anche se, forse, non grandissimo.... Divertimento assicurato anche per la rapidità con cui si accede alle varie attrazioni.... nonostante l'enorme quantità di gente presente non ho mai aspettato più di dieci minuti per usufruire delle varie strutture.... veramente spettacolare e soprattutto pulitissimo..... da rifare....





Altra novità degli ultimi giorni è quella che sto riscoprendo il piacere di cucinare anche se con pochi mezzi. Un successone è stata la ciambella al cioccolato (che sicuramente non è al livello di certe Sacher preparate da mariti di certe amiche che ho visto in altro blog ma considerando i


mezzi a disposizione mi riempie di soddisfazione),
che ho portato in ospedale e condiviso con i colleghi dell'urgencia anche se credo di essermi rovinato con le mie stesse mani visto che non passa giorno che mi venga chiesto il bis.... non mi dispiace assolutamente anche perchè passo sempre tantissimo tempo in urgencia e si stanno consolidando rapporti che vanno oltre il professionale e ne sono veramente contento...

Per concludere.... la settimana che mi sono lasciato alle spalle dal punto di vista lavorativo e umano è stata eccezionale... Era una settimana di "guardia" e quindi la mia permanenza in ospedale si è spesso prolungata molto oltre il normale orario....
E' stata la settimana in cui ho ricominciato a fare neuropediatria per un ragazzino di 5 anni con un disturbo della comunicazione.... La mamma mi dice che qualcuno le ha detto che i problemi di mancanza di comunicazione di suo figlio (che non spiccica una parola, che si siede in un angolo a fissarsi le mani, che fissa lo sguardo per meno di un secondo, che potrebbe passare ore a "giocare" con una strisciolina di carta tra le dita.....) sono dovuti al fatto che il bambino ha il frenulo della lingua corto e che quindi non riesce ad articolare le parole..... le parole non riesco a trovarle io... vorrei solo avere tra le mani quell'imbecille che ha raccontato a questa giovane madre tutte queste stronzate per due anni e passa... giuro che rischierei volentieri la radiazione dall'albo ma almeno con una soddisfazione.... La invio immediatamente a Santa Cruz de Tenerife dove mi dicono ci sia un centro specializzato... credo qualcosa di simile ad un nostro centro di riabilitazione e che al più presto devo andare a visitare... Devo rivedere il ciccino tra un mese circa... ma la diagnosi mi pare scontata.....
Il paritorio questa settimana è stato fonte di superlavoro.... a conti fatti circa 20 parti in sette giorni con media di 2 e punte di 7 (sette) in un giorno con attimi di brivido venerdi con una gentil signora che, diceva, non sapeva di essere in gravidanza e che è arrivata in urgencia tenendosi le parti basse con le mani.... il resto ve lo lascio immaginare....
Il piccolo è rimasto senza alcuna traccia di reattività per due minuti.... rianimazione di base e si riprende subito.... incredibile.... ripenso immediatamente al piccolo di cui ho raccontato precedentemente... gravidanza controllata perfettamente fino all'ultimo giorno, figlio desideratissimo... inutile.... anche per venire al mondo bisogna avere amico il destino.... e questo piccolo evidentemente ha amicizie valide.... (Ciao piccolo amico... ti penso sempre...)....
Altro esempio di genitori modello è stato quello di un piccolo inglese di due anni che i genitori... (madre di età non definibile... comunque giovane e padre..... non lo so... vista la sua assenza) evidentemente presi dalla frenesia del divertimento a tutti i costi nella vacanza dei loro sogni... hanno pensato bene di lasciare da solo nei pressi di una piscina.... il risultato è stato che il piccolo è arrivato in urgencia semisoffocato con la madre....
Dopo l'intervento dei colleghi di urgencia il piccolo (bellissimo) si è ripreso anche se necessitava del ricovero.... Il capolavoro è stata la telefonata della madre al padre del bambino (che non poteva assolutamente abbandonare la partita di golf a cui stava partecipando per portare in ospedale i documenti necessari al ricovero) che gli riferiva che anche secondo lei la storia del ricovero era un'esagerazione... in fondo il piccolo stava solo annegando....
Come diceva Forrest Gump.... "...E non ho altro da dire su questa faccenda...."

lunedì 24 agosto 2009

Pensieri e parole... e musica

Ormai l'aggiornamento di questo blog ha assunto una cadenza grossomodo settimanale e non perchè manchino le cose da raccontare ma perchè mi rendo conto che molte volte alcune cose potrebbero suonare ripetitive per chi legge.

Il punto fermo è che il lavoro procede sempre in maniera ottimale e, confesso, che quando capita un fine settimana come quello trascorso, di assoluta tranquillità, mi sono trovato a pensare di fare una capatina in ospedale così, tanto per vedere come va....

Sono riuscito a "resistere".... anche perchè avevo un assoluto bisogno di riposo e del classico "fare nulla" visto che le mie gambe ogni tanto si rifiutano di eseguire gli ordini (alla luce dei chilometri che giornalmente si accumulano in ospedale) e così il sabato e la domenica sono trascorsi nell'ozio quasi totale a parte il tempo dedicato alle pulizie di casa che, nonostante sia microscopica, riesce a impolverarsi in un giorno data la costante presenza del vento canario.

L'unica concessione allo svago "attivo" di questo fine settimana è stata la partecipazione ad un concerto il sabato sera, su invito di alcuni colleghi, di musica del genere "Bolero"....

Credo che ognuno di noi sia legato alla conoscenza del classico Bolero di Ravel e a tutti i suoi succedanei... il fatto è che il genere "Bolero" per come viene inteso qui è tutta un'altra cosa: è molto più vicino alla nostra musica romantico popolare (non cantautoriale) anni 60-70 e quindi non ha assolutamente nulla a che vedere con quello che mi aspettavo....

Ora.... chi mi conosce sa che riesco a digerire sostanzialmente tutta la musica ascoltabile sul pianeta ma con questa ho avuto serie difficoltà... a parte un paio di canzoni cantate da due interpreti del gentil sesso veramente degne di nota per bravura e voce....

Comunque quanto meno una serata piacevole e diversa dalle altre che si è conclusa con un bicchiere di sangria.....

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Non ho molto da dire sulla sangria che ho bevuto qui...., probabilmente era quella del fine serata, e non vorrei peccare di immodestia ma credo che quella che ho fatto io l'anno scorso era moooolto migliore di questa....

Il lunedi è stato il giorno in cui finalmente è arrivata quello che corrisponde alla nostra carta bancomat e con cui finalmente ho conquistato un po di indipendenza dalla diffidenza con cui ti guardano i negozianti quando presenti una qualsiasi carta che non sia del sistema bancario spagnolo.... Una cosa sconvolgente che ho scoperto è che le commissioni per i prelievi bancomat all'interno del sistema bancario spagnolo sono altissime se non prelevi dalla tua banca.
Con il prelievo internazionale la commissione è molto simile a quella che in Italia viene applicata ad un prelievo presso altri sportelli e cioè circa 1,80€...
Se con una carta bancomat Spagnola ti viene la felice idea di prelevare presso uno sportello che non sia quello della tua banca ti massacrano con un addebito di 6 (sei) euri a prelievo....
La fortuna è che prima di addebitare questa tassa incredibile ti avvertono e quindi puoi decidere se procedere o no...
Quindi in sostanza mi converrebbe quasi quasi bonificare dalla Spagna in Italia e prelevare con prelievo internazionale.... mah.... questa proprio non la capisco....

Detto questo ho fatto il mio primo acquisto.... con appena 24 euro ho portato a casa un set di altoparlati a cui attaccare finalmente il mio fido lettore di MP3 ed ascoltare la musica a (quasi) tutto volume, cosa che mi mancava da un po di tempo....
La musica però mi ha fatto scoprire che ho anche dei vicini di casa....
Devo dire che, contrariamente a quanto avveniva all'Hotel Columbus, qui i vicini sono abbastanza silenziosi e uscendo di casa la mattina presto e rientrando abbastanza tardi non si ha materialmente il tempo di accorgersi di altre presenze.
Da qualche giorno invece ho scoperto di avere dei vicini cinesi e l'ho scoperto durante il collaudo delle mie nuove casse quando durante un riff di chitarra degli Scorpions sento "tuppuliare" alla mia porta... Sono le sei di pomeriggio e non avendo grossi afflussi di gente alla mia porta mi sorge il dubbio che forse la musica era un po fortina... Vado ad aprire e mi si para davanti un signore, penso sulla quarantina, evidentemente cinese, che comincia a sparami contro tutta una raffica di parole in cinese mandarino credo, facendomi capire che a quell'ora la gente dorme.... alle sei di pomeriggio? e quando dovrei accendere la musica secondo lui? Alle due di notte? bah... lascio perdere mi scuso in spagnolo e il tizio va via... Per la prima volta in quasi un mese mi è venuta la curiosità di dare un'occhiata al balcone dei vicini e ho scoperto un magazzino pieno di tutto... stessa dimensione del mio ma che contiene due bici, una rete e un materasso in piedi, un tavolo, quattro sedie, tre stendini per la biancheria etc etc... il tutto pacificamente convivente.
Mi è venuto inevitabile il confronto con il mio balconcino in cui bado a separare accuratamente lo stendino dalla zona in cui stazionano la scopa e il mocio... e che mi sembra gia piccolo per una persona.... Lodi alle capacità di adattamento... non c'è che dire ma quella situazione mi sembra abbastanza esagerata e poi.... mi chiedo.... ma che lavoro fa per dormire alle sei di pomeriggio... e poi pensandoci... non è che avesse la faccia da cuscino.... concludo che con molta probabilità non gli piacevano gli Scorpions...
Infine... e siamo a mercoledi... oggi mi hanno riparato finalmente la lavatrice... era da quasi 10 giorni che accumulavo roba e la mia riserva stava per terminare... il tecnico mi ha assicurato che ora va che è una bomba e che posso cominaciare a lacvare subito.... benissimo ho un carico di bianchi che aspettano solo di tornare tali....
... jabon... suavizante... lavaggio a 60 gradi e mando avanti la lavadora... approfitto di questo tempo per uscire e fare un po di spesa mangereccia... torno a casa e la lavatrice ha quasi finito... in effetti si sente che ora l'acqua scorre benissimo e anche il rumore della centrifuga è quasi paicevole.... preparo lo stendino e ....
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non ci posso credere... tutte le mie cose bianche hanno ora una tinta itterica orribile... il gentile tecnico aveva omesso di avvertirmi che aveva messo nel cestello la mia asciugamani gialla che era finita a terra.... e ora?.... hanno decisamente un aspetto orribile... credo che dovrò programmare un mega ammollo in candeggina....

lunedì 17 agosto 2009

Piccole soddisfazioni crescono.....

Lunedi 17 agosto 2009


Questa mattina si é conclusa la mia settimana di guardia che, come prevedevo, é stata particolarmente pesante (almeno per me). Continuo a dire che probabilmente la mia è la maniera sbagliata di gestire la cosa ma finchè non avró impegni particolari e finchè non mi renderò conto di avere un'assoluta padronanza della lingua e delle procedure la cosa mi sta benissimo... anchè perchè la stanchezza fisica non si accompagna quasi mai (tranne in situazioni particolarmente gravose) a quello stato di sopore mentale che può provocare un lavoro che non piace o che ti soddisfa poco...
Maniera sbagliata perchè in questo momento passo moltissimo tempo (forse troppo per alcuni) in ospedale quando altri colleghi, che dalla loro hanno la conoscenza perfetta delle procedure e della lingua, risolvono già per telefono un'eventuale quesito clinico... ripeto... a me per ora va benissimo così anche perchè non mi stanno mancando delle piccolissime soddisfazioni personali....

In primo luogo sta crescendo la conoscenza dei luoghi e soprattutto delle persone. A parte i colleghi del servicio de urgencias che ormai mi hanno "adottato", credo che ormai la mia presenza quasi costante in ospedale sia stata notata da tutti o quasi....
"Doctor, ¿todavía aquí?"... è la domanda che mi sento rivolgere più frequentemente. E la presenza porta inevitabilmente all'instaurarsi di rapporti leggermente meno formali: credo che quando si è invitati a partecipare alla "merenda", momento assolutamente irrinunciabile in una lunghissima giornata di lavoro, si è cominciato ad ottenere un livello di confidenza degno assolutamente di nota. Ed è così alla primera planta, alla cuarta e al paritorio da dove ormai quando il caffè è pronto ricevo uno squillo al telefono....
In secondo luogo, mi sto togliendo qualche piccola soddisfazione professionale e personale nei confronti di alcune (pochissime) lingue lunghe....
Non so se sia un qualcosa che sta venendo fuori stimolata dalla nuova situazione lavorativa (e se è così spero che mi accompagni a lungo) o è una cosa che già possedevo e della quale per un motivo o per un altro non mi sono mai (o quasi mai) accorto... ma quando mi trovo davanti a determinate situazioni comincio a sentire puzza....

Mi era già capitato nel corso del lavoro ma in situazioni abbastanza ordinarie e soprattutto per ragazzini che conoscevo quasi come le mie tasche ma mai con perfetti sconosciuti...

Ragazzo inglese di 13 anni che in una giornata di caldo infernale in un mega parco dei divertimenti (il Siam Park) pensa bene di farsi venire un collasso.... bene... ambulanza... trattamento e trasporto in Hospiten.... tutto normale... il ciccio si è già ripreso e sta benissimo però visto che rientra nella fascia pediatrica la collega della urgencia mi chiama come al solito....

... non so cosa succede ma quando sento puzza (non corporale) non riesco ad ascoltare più nessuno e anche il resoconto, puntualissimo e precisissimo, della collega non mi fa passare la puzza dal naso...
Apparentemente non c'è nulla di diverso da un normalissimo collasso da iperattività estiva di cui, peraltro, il nostro servicio de urgencias è pieno quasi giornalmente a parte il fatto che il padre ad un certo punto dice all'interprete che il giovanotto da qualche giorno dorme molto piu del solito e nonostante questo sembra sempre stanco.... bah... tredici anni... a tenerife... fuori dalla mattina alla sera... non lo so... decido di auscultare meglio il giovanotto... Niente di definito ma qualcosa continua a non tornare... "y ... ¿si fuera una pericarditis?"... mi guardano strano... Elettrocardiogramma.... normale.... mah.... radiografia del torace niente di specifico... mah... Decidiamo comunque di ricoverarlo in osservazione e quindi viene assegnato alla pediatria...
Visto che la puzza non diminuisce affatto mi decido a chiamare il cardiologo, Juan A. un ragazzo simpaticissimo di origine Ecuadoriana dai tratti somatici da indio sudamericano... "Hola Juan... tengo un niño que no me gusta... puedes hacerle un ecocardiograma?" "¿Porquè?"... anche lui .... allora è una congiura.... ma credo di essere stato abbastanza convincente perchè dopo circa due ore Juan mi chiama al telefono e mi dice "Lo sabes que tenìas razon?... el niño tiene una pericarditis virica".... Ora... di fronte alla ventina di persone che avevo intorno non potevo farlo ma il gesto virtuale è stato quello di fiatare sulle unghie della mano destra e di fregarle sul petto.... ero (e sono) veramente contento... nessuna boria o spocchia ma solo una grande soddisfazione professionale.
E insieme alla soddisfazione professionale nel secondo caso è arrivata una soddisfazione puramente personale... Domenica mattina di guardia... scorre tutto tranquillamente... sono le 9 e gia sono passato per la planta, al paritorio ho già assistito al primo parto e la matrona mi diche che entro un'ora ci sarebbe stato il successivo e "despues nada mas"... bene.. visto che le cose procedeno tranquillamente ne approfitto per prendere un caffè e passare dalla urgencia a salutare i colleghi... tra una cosa e l'altra è passata quasi mezz'ora e squilla el "busca"... "paritorio" ... è in anticipo penso tra me e me... vabbe... vado....

In paritorio l'atmosfera è rilassata come sempre... il parto avviene senza alcuna complicazione apparente ma quando la matrona mi consegna il piccolo, comincio a sentire puzza.... il piccolo sembra rosato, anche se un po ammaccatello ma non più di tanti altri che ho visto in questo mese... eppure anche qui c'è qualcosa che non mi convince... Decido di portarlo subito al nido e lo metto sotto campana di ossigeno e monitor... Il piccolo satura bene e ha una buona frequenza cardiaca ma a vederlo mi sembra con un colorito strano.... Esprimo i miei dubbi all'infermiera del nido "No me gusta!"... anche lei accenna ma senza troppa convinzione.... Decido che se entro dieci minuti non cambia nulla (cioe se non passa la puzza dal mio naso) lo trasferirò all’ospedale della Candelaria. Esco dal nido per cominciare ad allertare i colleghi della urgencia sulla eventuale possibilitá di un trasporto con incubadora, viene chiamato il 112 (che qui è il numero unico per la gestione delle urgenze) e richiesta una ambulanza medicalizzata...
Scendo daccapo al nido.... nel frattempo si è raccolto un piccolo capannello di infermiere che evidentemente "pensano" ad alta voce.... riesco a cogliere "pero porque tiene che trasladarlo? està estupendo"... il pensiero ad alta voce cessa immediatamente quando mi vedono lasciando il posto unicamente a sguardi tra il poco convinto e l'ironico.... non me ne curo molto anche perchè la puzza che sento diventa ogni minuto più forte e assomiglia sempre di più a puzza di guai seri...
Il piccolo sembra stare bene e guardandolo bene mi sembra solo un po pallido ma nonostante tutto continuo a fidarmi del mio istinto... Nel frattempo contatto il pediatra di guardia dell'ospedale della Candelaria al quale spiego il mio sospetto.... anche qui .... non lo sento molto convinto e tutto sinceramente sta cominciando ad assumere i connotati della lotta di San Giorgio contro il drago e comincio a riempirmi di dubbi....
Ormai è tutto pronto e l'incubatrice accoglie il piccolo per il suo viaggio....
Ovviamente in tutto questo ho dovuto anche dare spiegazioni alla madre del piccolo e forse questa è stata la parte più difficile perchè tentare di spiegare che l'allontanamento del piccolo si basava unicamente su un mio sospetto non è stato assolutamente facile.
Tutto questo finisce quasi alle quattro di pomeriggio.... meno male che la domenica mattina in genere le cose sono più tranquille....
La mattina dopo arrivo di buon'ora in ospedale.... naturalmente la prima cosa di cui mi accerto in paritorio e al nido è se vi fossero notizie del piccolino... nessuna... Dopo pochi minuti arriva Carmen, la mia collega, alla quale racconto la giornata della domenica. Immediatamente chiama un nostro collega suo amico al quale chiede notizie del neonato... Il piccolo sta bene... ora.... perchè la domenica pomeriggio stava per lasciarci le pennette visto che si era anemizzato nel giro di poche ore.... Il mio sospetto era giusto.... in pratica sembra che nell'istante esatto della nascita la placenta abbia "sequestrato" una gran quantità di sangue sottraendolo così al piccolo....
L'infermiera del nido mi confessa che la mattina prima ero stato preso per pazzo e, peggio, ignorante e mi ha fatto i complimeti per la decisione che ho portato avanti...
Sinceramente non credo di aver fatto qualcosa di fuori dal normale....
...ho solo seguito il mio istinto...
Però.... che soddisfazione!!!!!!

giovedì 13 agosto 2009

Un'altra settimana di guardia....

Non so se per reazione a quanto è successo qualche giorno addietro, ma in questi ultimi giorni oltre al tempo mi è mancata completamente la voglia di scrivere....
E' questa la settimana in cui inizia il mio primo vero orario strutturato e questo significa che, teoricamente, avrei la possibilità di godere alternativamente di mattine o pomeriggi liberi dal lavoro... teoricamente.... perchè la mia prima settimana di strutturazione oraria coincide con la mia settimana di guardia quindi finisce che, per un verso o per un altro, di mattine o pomeriggi veramente liberi fino ad ora non ce ne sono stati....
Dall'altro lato dopo quell'episodio non avevo tantissima voglia di scrivere.... senza un motivo particolare... Mi sono ritrovato spessissimo a rileggere tutto quello che avevo scritto e quindi a rivivere passo passo tiutto quello che era successo... mi sono anche ritrovato a pensare di essere diventato troppo empatico nei confronti di avvenimenti di questo genere... Ripensavo a questo proposito alle parole di un professore durante uno dei vari tirocinii universitari... "mai affezionarsi ad un paziente"... Queste parole mi sono sempre suonate estranee ma in questa occasione mi sono trovato a considerare che tutto sommato mi sarebbero tornate utili... Questo pensiero è durato un paio di giorni fino a che....
... fino a che Luís, il collega del servicio de urgencias con cui ho legato per primo e a cui, per mia fortuna, se ne sono aggiunti tanti altri, una mattina mi dice che ha letto il mio post sul blog... ha letto il mio post e ha apprezzato il fatto che un medico possa soffrire o comunque pensare per più di una volta alla morte di un paziente e specialmente a quella di un bimbo...
Sono bastate queste poche parole per riconciliarmi col mondo, con me stesso e cancellare immediatamente il pensiero dettato dal professore universitario... Un medico resta un uomo (in senso lato) quando riesce a condividere con chi cura gioie e sofferenze...
Poche parole che hanno cambiato decisamente il mio umore e la voglia di fare...
¡Vale!... va bene... tutto questo succede lunedi... e quindi quello che fino ad ora mi ha impedito di scrivere rimane solo la mancanza di tempo.
Da lunedi inoltre dispongo finalmente della mia consulta che ancora è un po vuota ma a poco a poco conto di arredare a modo mio...




Tra una cosa e un'altra siamo arrivati a giovedi... nel frattempo il lavoro procede come sempre tra mille cose da fare e con piccole soddisfazioni personali che dopo tutto fanno sempre piacere...
Mi piace tantissimo oltre il lavoro di reparto e alla consulta passare buona parte del mio tempo alla urgencia... a parte l'amabilità dei colleghi sto imparando veramente tanto e lo scambio di informazioni in un senso e nell'altro è veramente continuo e proficuo...
Oggi, giovedi, inizio a lavorare alle 12... mi sveglio presto come al solito e, visto che ancora non sono arrivate chiamate, decido di approfittarne per sbrigare alcuni documenti per i quali fino ad ora non ho avuto assolutamente tempo considerando che qui gli uffici il sabato sono tutti chiusi.
Esco e prendo la guagua (il bus) per la frazione vicina che si chiama Los Cristianos.
E' anch'essa una frazione prettamente turistica ma rispetto a Playa de las Americas ha un aspetto più cittadino e molto più continentale... veramente carina... strapiena anch'essa di negozi ma con una dimensione un po più discreta rispetto a Playa...
Al municipio di Los Cristianos non perdo più di 15 minuti per sbrigare i documenti necessari all"Empadronamiento" cioè la certificazione dello stato di residente canario e come tale in grado di esercitare il diritto di voto anche in terra iberica.... (?!).. oltre a godere di altre agevolazioni...
Sono le 10 e visto che l'alternativa sarebbe quella di andare in ospedale decido di dedicarmi un po di tempo... sono passati quasi due mesi da quando sono qui e mi rendo conto che i miei capelli stanno assumendo una forma improponibile per il mio standard... mi ricordo che un collega mi ha detto che a Los Cristianos ci sono tutta una serie di "Peluquerias" (Coiffeur e beauti center unisex) dove lavorano bene...
Sembra che qui non esista la figura del barbiere e in effetti anche a chiedere indicano tutti questa o quella peluqueria ma nessun barbiere... Curiosando un po scorgo dalle vetrine che in effetti la clientela che le affolla è assolutamente la più varia: signore e signori di tutte le etá e di tutte le razze con le esigenze più disparate. Si va dai tagli classici a quelli colorati (nel senso più vasto del termine) alla manicure, pedicure, trucco, massaggi vari, trattamenti termali e chi più ne ha più ne metta....
Vinco la mia resistenza ed entro in un locale che deve essere uno di quelli consigliatimi dal collega: si trova in un piano interrato e ha un aspetto discreto e molto elegante. Vengo accolto da un giovanotto in una specie di tutina grigia... sinceramente la tutina, insieme al modo di esprimersi del giovanotto non mi hanno fatto una buona impressione ma del resto devo solo tagliarmi i capelli... mi fa accomodare subito su una sedia molto "stilish" e anche molto scomoda, che nulla ha a che vedere con le poltrone da barbiere a cui fino ad ora sono stato abituato e mi lascia li ad aspettare per un paio di minuti... Si fa avanti quella che deve essere la titolare.. una signora non giovanissima ma dall'aspetto molto curato e dai modi gentili... Dopo i convenevoli di rito mi chiede di cosa ho bisogno... "Tengo que cortar el pelo"... "Bien... ¿como lo desea?"... "Corto... muy corto" rispondo io... "Prefiere las tijeras (le forbici) u la maquina para cortar?"... "La maquina"... Detto fatto... in non più di dieci minuti i miei capelli sono alla lunghezza che mi è più familiare da un bel po di tempo a questa parte... non perfetti, come il mio barbiere dopo anni di pratica sulla mia testa riesce a fare, ma assolutamente accettabili... A questo punto la signora mi chiede "Desea el lavaje?(lo shampoo)".. considerando che uscendo da qui dovrò andare direttamente in ospedale mi sembra una buona idea....
... ora.... io non so se le signore ci sono abituate ma mi si è aperto un mondo.... nella normalità uno shampoo post taglio dal barbiere dura non più di tre minuti...
Qui è iniziato una specie di rito fatto di abluzione della testolina con acqua tiepida e insaponamento e una serie di movimenti lentissimi e compressioni del cuoio capelluto (per quei pochi capelli che sono rimasti dopo il taglio) che credo che siano durati almeno un quarto d'ora ritrovandomi alla fine in uno stato quasi soporoso... La sveglia da questo stato lisergico è arrivata con un risciacquo a base di acqua quasi gelata che mi ha lasciato di sasso (mi viene anche il dubbio che la signora notando lo stato di eccessiva rilassatezza abbia voluto fare una specie di gioco sadico... ma questo non lo saprò mai...) ma alla fine devo dire che la mia testa ha ringraziato... "Listo".... Fatto!... ringrazio la signora e per la cifra accettabilissima di "Diez euros y ochenta centimos" mi ritrovo con la cabeza fresca fresca.... niente male davvero....

giovedì 6 agosto 2009

... Senza parole....

Non so quante volte ho provato ad iniziare questo post. Ho iniziato ieri, quando è successo tutto, ma non sono riuscito a scrivere più di due righe.

Mercoledi 5 AGOSTO 2009
Per la prima volta sono in seria difficoltà.... sento il bisogno di scrivere ma non trovo la serenità giusta per farlo.... il fatto è che avrei più bisogno di parlare ma sono nella condizione di Adriano Celentano nella sua "Azzurro".

Essere medico o comunque operare con la salute altrui ti porta a far parte della vita delle persone più di quanto, credo, possa capitare alle persone non medico o non operatore di salute ... e quando parlo di vita ne parlo considerandone tutti gli aspetti anche quello della morte.

Oggi ho avuto il mio primo confronto diretto con la morte in questa nuova realtà che sto vivendo.
Non è la prima e sicuramente non sarà neanche l'ultima ma non credo che mi riuscirò mai ad abituarmi... non c'è una morte diversa dall'altra o una più o meno grave dii un'altra ma quella di un bambino credo sia sempre un caso a parte.

.... cesareo d'urgenza.... il ginecologo chiama tutti a raccolta come al solito... la cosa differente stavolta è che già sappiamo che non è il quadro della mamma a preoccupare ma quello del bambino... Il piccolo viene tirato fuori alle 14 e 45.... da dietro le mascherine ci si può guardare solo negli occhi e lo sguardo che ci siamo scambiati con la matrona è stato quello di un allarme silenzioso; si capisce subito che c'è piu di una cosa che non va.
Solita procedura... aspirazione, stimolazione... niente... il piccolo ha aspirato meconio non si sa da quanto tempo, è un attimo... viene intubato mentre partiamo con la rianimazione cardiopolmonare. In una attimo tutta la sala operatoria era attorno a quella culletta. Alla mia destra la matrona, alla mia sinistra una collega con l'ambu e di fronte a me l'anestesista. IL tutto si è svolto senza una voce fuori posto, sempre a voce bassa... si poteva sussurrare con la certezza di essere ascoltati. In tutto questo non ho mai distolto lo sguardo da quello che stavo facendo, se non per guardare il monitor cercando disperatamente qualcosa che si muovesse in quel dannatissimo schermo, ma mi sentivo una ventina di occhi addosso...
L'area chirurgica vive di una vita a parte rispetto a tutto il resto dell'ospedale... Quando entri sei sempre circondato da persone bardate di tutto punto mascherina inclusa e sinceramente a parte qualcuno, avrei serie difficoltà a riconoscere chi sta in quirofano quando è in abiti "civili" e quindi tutti quelli che mi circondavano, a parte il ginecologo e la matrona, erano dei perfetti sconosciuti.
Man mano che il tempo passa sento crescere in me un profondo senso di inadeguatezza e impotenza... sappiamo tutti che per legge una manovra rianimatoria deve procedere per almeno 30 minuti... sono passati 45 minuti e non sento più le braccia e così credo la collega che ventila il piccolo... continuiamo in silenzio... ad un certo punto alzo lo sguardo e incontro quello del ginecologo... in silenzio mi sta dicendo "basta!"..... sono le 15 e 45 minuti.
Fuori dalla sala chirurgica ci aspetta il padre del piccolo... E' il ginecologo a parlare, con pacatezza e una infinita delicatezza; aveva già preparato ad una situazione difficile perchè la signora era arrivata al pronto soccorso con complicazioni già in corso ma lo sguardo di quel papà cercava risposte che nessuno di noi avrebbe potuto dare... Tutto il colloquio si è svolto a bassa voce... e il dolore che traspariva dagli occhi è stato un dolore silenzioso e pieno di dignità....
Ci congediamo in silenzio e ognuno prende la sua strada...
Alle cinque e mezzo decido che per oggi è abbastanza.... Passo dalla reception e saluto come al solito le ragazze... sanno già tutti quello che è successo e il saluto stavolta è appena accennato... Quando sto per uscire mi sento chiamare "Doctor.... desculpe!".... E' il papà del piccolo che non ha avuto il tempo di vedere la luce... Mi approccia chiedendo se la moglie fosse già uscita dalla sala operatoria ma credo che fosse solo una scusa... Non era cambiato lo sguardo interrogativo era cambiata credo la presa di coscienza di quello che era successo....
Abbiamo parlato quasi un'ora in uno spagnolo serratissimo lui in uno un po più stentato il mio...
Abbiamo parlato di cause, di possibilità e di quello che si è fatto con un ritmo incalzante di domande e risposte a cui non potevo sempre rispondere in maniera convincente e del resto non credo che ci sia risposta definitiva sul "perchè" un figlio non ci sia più...
Ci congediamo... mi stringe la mano con forza e ringrazia con un "gracias" che non ha nulla di formale....
Mi trovo immediatamente a riflettere sul fatto che in realta sono io a doverti ringraziare, padre di un figlio mai vissuto, per la lezione di dignità che mi hai dato....

martedì 4 agosto 2009

E' fatta!!!!!!!

Questo post è postumo perchè ho iniziato a scriverlo in effetti la domenica 2 di agosto ma, per un motivo o per un altro (leggi stanchezza) mi riduco solo ora a scriverlo.
Sarò costretto a condensare (più o meno... non ho il dono della sintesi e poi sto amando pestare sulla tastiera....) gli avvenimenti di più giorni e spero di non annoiare i miei lettori.

SABATO 1 e DOMENICA 2 Agosto 2009
Per la giornata di ieri, sabato, mi ero fatto un programma ben preciso affinchè oggi, domenica, potessi avere la giornata completamente libera e fare le cose che normalmente si fanno di domenica....

Il programma ha funzionato bene anche se si è protratto per le lunghe, ben oltre le mie previsioni e non perchè sia stato lento nelle pulizie ma perchè, come immaginavo e come avevo accennato anche qui, l'appartamento non era poi così pulito come mi avevano promesso ma era una cosa che avevo messo ampiamente in conto.

Una cosa che invece non avevo considerato è stata il caldo asfissiante che faceva qui sull'isola ieri.
Mi sono ritrovato gia alle 10 di mattina completamente da strizzare e questo ha rallentato di molto il mio procedere.
Per prima cosa ho lavato e disinfettato tutti i contenitori dell'appartamento e cioè cassetti, pensili di cucina e armadi svuotandoli di qualsiasi contenuto residuo che ha significato:
bustine di te di vario genere,
due copie del "Daily Mirror" risalenti all'aprile di quest'anno (e questo non dovrebbe lasciare dubbi sulla nazionalità degli ultimi inquilini,
un paio di calzini (puliti per fortuna),
un pallone di plastica,
una confezione di "suavizante" cioè di ammorbidente per la "lavadora" e, cosa che mi ha lasciato un po preoccupato,
una confezione formato famiglia allargata di insetticida per insetti striscianti cucarachas incluse..... ora.... da quello che so questi simpatici animaletti preferiscono i posti dove abbondano i residui di cibo e quindi dove è presente un po di sporcizia... io spero che i precedenti inquilini fossero decisamente sporchi tanto da attirare a lauti banchetti i simpatici (per loro) animaletti.... io preferisco essere un po tirchio e tenere fuori dalla mia mensa certe compagnie…
Seconda tappa pulizia e disinfezione delle suppellettili di cucina e camera da letto, pulizia e disinfezione con "lejiva" (candeggina) del bagno e infine lavaggio a due passate del pavimento con detergente sgrassante amoniacale al profumo di limone. In tutto questo naturalmente non ho trascurato di lavare a 90 gradi tutto quello che di lavabile poteva esserci come copriletti, coprimaterassi e altre amenità...
Ad intercalare, una tappa rapida al supermercato per comprare il necessario per un “bocadillo” (panino) e altre cosette che mi necessitavano….


Alle 18 ora locale mi sono ritrovato sul terrazzino ad rimirare il prezzo di una giornata di fatica… a rimirare e soprattutto annusare e devo dire che è stata una sensazione piacevolissima… riesco anche a rilassarmi un poco nonostante il caldo..
La tappa successiva è stata quella di disfare definitivamente la valigia che sembrava non chiedere altro da un mese… Tutta la mia roba sistemata nell’armadio, nei cassetti e pensili vari mi fa un certo effetto e contribuisce a darmi un senso di ordine e organizzazione che fino ad ora mi era mancato un po. La giornata si conclude con una lunghissima doccia, con il panino che non sono riuscito a mangiare all’ora di pranzo, un bicchierone di una bevanda ghiacciata, scura e frizzante, e lettuccio….
Credo che il tempo passato tra il contatto con il cuscino e il piombare in un sonno profondissimo sia durato non più di 15-20 secondi…..
….
….
….
“Miao”….. “Miao??”…. Evidentemente la stanchezza fa dei brutti scherzi perchè nel sonno ho la netta impressione che un felino mi stia miagolando nell’orecchio….
(i gattari mi odieranno sicuramente… io non amo particolarmente i gatti... diciamo che tra me e i gatti non c’è una attrazione fatale....)... questo “sogno” mi fa svegliare nel cuore della notte ... strano sono sicuro di essere ormai completamente sveglio ma il “miao” continua a martellare il mio povero orecchio....
Cerco di analizzare i fatti e mi ricordo che la finestra scorrevole della camera da letto da esattamente sul “pasillo” (corridoio)... il “miao”, che ora ha assunto un tono quasi compassionevole, viene da lí; quando ormai sono quasi deciso ad uscire armato di pantofola sento distintamente il rumore di una porta che si apre insieme ad una espressione in una lingua che non riconosco li per li (e che poi ho capito essere uno spagnolo notturno) ma la cui tonalità assumeva i connotati comprensibilissimi di una bestemmia del tipo fumettistico “%$·/&%$&%$/&)¿”...
Da quello che ho capito il gatto è un ospite fisso dei miei vicini e se non lo fanno entrare si incazza pure.... bah... valli a capire i gatti....
Sono circa le quattro e riprendere sonno è stato veramente difficile ma la stanchezza per fortuna ha preso il sopravvento. Mi sono svegliato che erano quasi le dieci in un silenzio quasi irreale.
E' domenica e stranamente non sento tutto quel vociare che fino alla mattina prima avevo notato nella viuzza che fiancheggia il residence fatto esclusivamenye di persone che si dirigono verso il mare che da qui è appena a cinque minuti a piedi... bene... immagino che dopo la serata in discoteca possano essere stanchi e si attarderanno lasciando libera la spiaggia...
Mando avanti la lavatrice con un po della roba che intanto aveva ripreso ad accumularsi mi preparo e mi dirigo verso la spiaggia armato di tutto punto.... anche di crema solare stavolta (anche per non farmi prendere per rincretinito da alcuni di voi... se non da tutti...)
La mattina sul mio terrazzino non batte il sole e quindi non mi rendo conto subito della temperatura che ci può essere all'esterno ma appena metto il naso fuori dalla porta di Playa Honda vengo investito da una "fara" che non mi fa presagire nulla di buono....
Per strada non c'è realmente anima viva... il caldo è asfissiante...
Mi dico, senza crederci troppo, che troverò un po di refrigerio in spiaggia e se avrò un po di fortuna potrò adagiarmi su un praticello molto vicino alla spiaggia e quasi sempre all'ombra.
Copro le poche centinaia di metri che mi separano dalla spiaggia in un battibaleno che basta a farmi grondare di sudore... arrivo finalmente in spiaggia e mi si para uno spettacolo terrificante: una distesa incredibile di corpi che occupano tutti gli spazi possibili e immaginabili della spiaggia... arrivo a chiedermi come possano fare ad alzarsi senza farsi del male reciprocamente....
... mi chiedo anche a che ore si siano piazzati li; concludo che o hanno dormito in spiaggia o ci sono arrivati alle sei di mattina... non vedo altre spiegazioni....
La spiaggia seguente non offre una situazione migliore.... dei praticelli che già pregustavo rimane visibile solo qualche filino di erbetta.... il caldo è sempre più intenso ... basta... giro i tacchi e mi dirigo di nuovo verso casa... farò un tuffo in piscina.... meglio di niente...
Prima però decido di rimpinguare la mia dispensa che appare decisamente povera... tappa da Iperdino a fare un po di spesa:
Pasta (improponibili i prezzi delle nostre marche quando si trovano, Barilla a quasi 3 € al chilo, quasi 4 € per la Antonio Amato... la De Cecco si trova in gioielleria... la commessa che ormai mi conosce mi consiglia "La Islera"... i formati non brillano per varietà e fantasia, spaghetti, penne piccole e conchigliette... nada mas e vabbe...), salsa di pomodoro (tomate torcido), olio di oliva (aceite), aceto (vinagre), sale, ajo, cebollas, pimenton picante (una delusione!!!!), qualche scatoletta salvacena (tonno l'unica cosa di cui mi possa fidare in assenza dell'amata carne Simmenthal), prezzemolo, pomodori, frutta e anche dei biscotti. Per ora credo sia sufficiente...
Non ci faccio caso ma mi sono attardato volentieri al supermercato dotato di aria condizionatata... esco che è quasi l'una... la scelta a questo punto è obbligata ... mi metto a cucinare e preparo un sugo di pomodoro casalingo completo di soffritto di cipolla che non è affatto male il tutto a condire un piatto di spaghetti che danno un margine di errore risicatissimo dopodichè sono buoni solo come colla da parati ma per fortuna il signor Ugo mi aveva dato delle dritte preziose sulla pasta di produzione iberica.... Niente male davvero.... mi sono sentito a casa....
Il pomeriggio passa nel relax più totale tra un po di piscina e una mega sessione di visione del "Signore degli anelli" sul mio fido pc....
Vado a letto presto perchè domani si lavora dalle 8....

LUNEDI 3 e MARTEDI 4 AGOSTO

Il lunedi scorre tutto sommato tranquillo, ai limiti della noia rispetto ai ritmi frenetici a cui mi sono abituato.... E' rientrata la collega dalle sue vacaciones e adesso siamo in tre a gestire il reparto. Come mi avevano promesso mi hanno assegnato la consulta di Pediatria 2 ma fino a quando non decideremo definitivamente gli orari non me ne farò nulla... Spero si stabilizzare anche questo aspetto al più presto...
Anche il martedì inizia in maniera tranquillissima ma non solo per me... come al solito mi vado a cambiare alla consulta... il giro verso il nido mi porta a passare obbligatoriamente dalla urgencia dove trovo, inaspettatamente i colleghi come al solito concentrati sul loro lavoro ma stavolta stranamente riescono anche a scambiare qualche battuta e qualche sorriso in un'atmosfera insolitamente meno frenetica del solito.... Il reparto è mediamente occupato... stiamo vedendo una grossa percentuale di ragazzini che tentano di suicidarsi in piscina attraverso le classiche "botte di spertezza": dei ricoverati almeno un terzo sono entrati per trauma cranico.... il miglior sistema per rovinarsi la vacanza visto che sono nella maggior parte stranieri....
Tranquillità anche al nido con due neonati da "revisar"... bene... mi posso concedere il caffè della mezza mattinata e dopo passo in paritorio e in ogni caso se hanno bisogno mi chiamano al telefono... stamattina non ho consultas quindi penso di potermela prendere comoda e di potermi attardare nella sala de informe a fare qualche ricerca bibliografica....
Le leggi di Murphy non perdonano.... mi sono appena seduto quando squilla il portatile.... manco a dirlo... è il paritorio.. "Doctor hay unos partos"... In genere la matrona mi dice "Hay UN parto"... quell' "unos" non mi lascia molto tranquillo... Entro in paritorio e scopro l'inferno in terra... sembra che tutte le partorienti di Playa e dintorni si siano date appuntamento oggi e nello stesso posto.... ci sono tre mamme nella sala preparto, altre due nelle sale parto, tre nella sala d'attesa e non so quante altre in urgencias....
Il primo parto si annuncia già complicato.... e in effetti è così... la piccola una negretta splendida ha bisogno di rianimazione perchè ha aspirato liquido amniotico per un bel po di tempo... non so se è fortuna ma le cose vanno bene anche per lei... subito al nido con la campana di ossigeno ma gia dopo due ore è attaccata al seno della mamma .... ma è solo la prima.... in totale sotto i miei occhi oggi sono passati sei ciccini e quando me ne vado alle sei ce ne sono altri tre in arrivo....
Mai fidarsi delle giornate che ti sembrano tranquille....