venerdì 3 luglio 2009

Quando non sei sicuro.... meglio non rischiare...

.... per carità nulla di grave... e comunque tutto serve da lezione....
Inizio la mia terza giornata di lavoro nella solita caffetteria però questa volta, non so perchè, a posto del solito "Por favor un cafe solo cortido" cioè la cosa che si avvicina di più alla nostra amata tazzina dalla mia bocca esce un "Por favor un cafe cortado"....
Mi viene servito una specie di beverone in una tazzina un po piu grande della nostra allungato con latte.... scopro cosi che il termine "cortado" significa "tagliato" con qualunque cosa... latte, gin, bayleys .... a seconda della nazionalità di chi si presenta che i solerti baristi canari sanno cogliere al volo... tutto sommato mi è andata bene.... avrei rischiato di arrivare ciucco al lavoro in una giornata che si è rivelata decisamente entusiasmante....
"Hola doctor Nicola ¿que tal?" ... é il saluto delle ragazze della reception con le quali ci siamo accordati nell'evitare che mi chiamino per cognome perché la "q" in spagnolo esiste in pochissime parole e il mio "Aquila" viene trasformato in un penoso "Aguíla" (con l'accento sulla i) che suona decidamente male anche per loro.....
Il percorso dalla reception alla sede delle Consultas é attraverso un labirinto di corridoi: fino a ieri sono stato costretto a chiedere al vigilante di indicarmi la via per uscire dal reparto di ginecologia dove ero imprudentemente, ma innocentemente, finito.
Per fortuna oggi mi si é riattivato il GPS interno e sono riuscito ad azzeccare la via giusta al primo colpo ricevendo i complimenti di José (il vigilante) per non averlo distratto dal suo lavoro come era invece avvenuto ieri per una decina di volte....
Una precisazione.... il lavoro di vigilanza di José mi sembra piú un incarico di Public Relations vista la calma e la pacatezza con cui viene svolto....
Prima tappa di oggi é il nido: una stanza dove le infermiere hanno giá allineato los "Recien Nacidos" cioé i neonati... i piccoli vengono lavati e subito passati nelle mie mani.... "Es suyo doctor"... mi sembra di essere tornato ai tempi del reparto lattanti....
Nel frattempo arriva la Doctora Carmen.. la collega pediatra che scopro essere colei che manda avanti praticamente sola il reparto... e che ammiro e rispetto sempre piú ogni ora che passo in ospedale per l'efficienza e la calma che mette nel suo lavoro.
Credo che si sia sorpresa piacevolmente di avermi trovato gia li e con il lavoro ormai finito per metá .... convenevoli brevissimi ma decisamente meno distaccati rispetto a ieri e subito al lavoro. "Nicola aqui acabo io... tu tiene que ir al paritorio" "Ehhhhh????" mi chiedo ..... ma per fortuna mi ricordo di aver visto, passando per uno dei corridoi del primo piano, una porta con scritto proprio "Paritorio".... il GPS continua a funzionare a meraviglia e anche stavolta arrivo al Paritorio senza difficoltá di sorta.
Aperta la porta scopro che il paritorio é la sala parto (non so come ho fatto ad associare immediatamente la parola alla nostra ma mi accorgo che sto diventando un po diffidente verso quelle che sono le false similitudini tra lo spagnolo e l'italiano)....
Per la delicatezza del luogo per la prima volta vengo accolto dalla Matrona (l'ostetrica) e dall'infermiera di sala con un po di diffidenza che si scioglie quando in mio aiuto interviene quel fenomeno dell'infermiera del nido che esordisce con un sonoro "Huyyyy chicas!!!! Esto es el nuevo pediatra".... le due "guardiane" si sciolgono immediatamente e ritrovo la consueta cordialitá a cui mi hanno abituato.
Ci sono due parti programmati dei quali il primo é imminente. La mamma é una ragazza araba di circa 30 anni alla quarta gravidanza.... Il padre (arabo anche lui) assiste all'evento e sembra infastidito dalla mia presenza ma non me ne curo... osservo invece la sicurezza e la professionalitá con cui si muovono le due ostetriche.... in pochi minuti il neonato, anzi la neonata, é nelle mie mani.... anche qui mi sembra un deja vu.... erano anni che non entravo in una sala parto e che non prendevo un neonato tra le mani e la sensazione é stata decisamente piacevole ... e soprattutto é stato piacevole scoprire di non essere tanto arrugginito come pensavo.....
La giornata scorre cosí.. con ritmi piacevolmente scanditi dalle visite, dal rito irrinunciabile delle 11,30 della sosta alla caffetteria dell'ospedale ..... il tutto sempre condito da una cordialitá che comincia a farmi paura..... simile a quella che nei cartoni animati i pigmei mostrano all'ignaro esploratore bianco prima di metterlo nel pentolone insieme ad una enorme varietá di verdure di contorno...... ;-)

2 commenti:

  1. Ciao... Doctor Aquìla!!! :))
    Spero che non ti ci mettano nel pentolone!
    Se continui così, con questi post così pieni di vita (non mi viene termine più efficace per descriverli), secondo me, potrai pure farci un libro... pensaci!! (mettimi nei ringraziamenti, però)!

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